Site icon cagliari.vistanet.it

Tortolì. La crisi non risparmia la Conad. Chiude il supermercato di via Garibaldi: 19 dipendenti a casa

Tortolì. La Conad di via Garibaldi chiude i battenti. La famiglia Tegas: “il mercato  non ci permette di andare avanti”.

La notizia è arrivata meno di una settimana fa, come un fulmine a ciel sereno, per i 19 dipendenti della Conad di via Garibaldi. Il supermercato ha i giorni contati: il 30 aprile abbasserà le saracinesche. Troppi i costi di gestione e di manutenzione da affrontare, in un mercato dove la torta da spartire è una ma i competitors sono tanti. Forse troppi.

Dopo tre anni attività è arrivata la drastica decisione: è stato rescisso il contratto di affitto con l’azienda madre, la Scacco Srl, titolare dell’immobile.  Una notizia che il gruppo Conad mai avrebbe voluto dare ai suoi dipendenti. Poche, le parole dell’amministratrice Maria Grazia Tegas: “Le condizioni di mercato ci portano a questo, una decisione che non avremmo mai voluto prendere, abbiamo fatto un investimento, ci abbiamo creduto ma non possiamo più continuare a queste condizioni. Tutta  la nostra solidarietà va ai dipendenti”.

Diciannove operai, diciannove famiglie, che ora temono per il loro futuro. C’è chi aveva fatto tanti progetti: un mutuo, una famiglia. Sogni che si infrangono con la dura realtà.  Dipendenti  che si uniranno alla lunga fila di disoccupati ogliastrini.

Quali possibili scenari? Con il mancato rinnovo del contratto d’affitto, gli operai tornano ora alla Scacco Srl. Un po’ come successe in precedenza quando il supermercato Pellicano chiuse e il personale fu  riassorbito da quello che è diventato il negozio Simply.

Lo scorso giovedì, il gruppo Conad, a capo alla famiglia Tegas, che a Tortolì possiede anche 4 attività commerciali,  ha convocato i sindacati comunicando la disdetta del contratto dal 30 aprile. Ieri c’è stato un nuovo incontro, le parti sociali  sperano di scongiurare questo nefasto scenario e per questo motivo si stanno attivando per una cassa integrazione “ponte” come  già successo in precedenza.

  “A brevissimo avremo un incontro con la società titolare dell’immobile, la Scacco srl , – spiega il segretario provinciale Fisascat, Michele Muggianu –  dopodiché avvieremo un incontro in regione per avviare una cassa integrazione in deroga. Il nostro obiettivo è che nessuno perda il posto di lavoro.”

Una mossa questa, per dare quel minimo di garanzia economica ai 19 dipendenti, fino al passaggio ad una nuova azienda.  Pare che ci siano già nuove trattative in ballo, per un immobile che farebbe gola a molti ma che  ha sicuramente bisogno di una profonda ristrutturazione.

 

Exit mobile version