Comune a rischio default. Se entro il 31 dicembre non entreranno nelle casse comunali i 351 mila euro di fondi regionali previsti per le opere pubbliche già completate, l’amministrazione sforerà il patto di stabilità.
Conti in rosso in comune, l’opposizione chiede le dimissioni del sindaco. È scontro aperto a Bari Sardo tra il gruppo di minoranza nell’assemblea di via Cagliari e il sindaco Paolo Fanni. Questione del contendere secondo i consiglieri Valerio Dettori, Ivan Mameli, Paolo Casu, Anton Pinna e Bruno Melis il dissesto economico finanziario del comune.
Una delibera di giunta del 5 novembre scorso attesterebbe infatti un disavanzo di 351 mila euro derivati dai mancati trasferimenti in conto capitale della Regione Sardegna su opere pubbliche terminate o in via di completamento. Un buco da coprire entro e non oltre il prossimo 31 dicembre per evitare all’ente di sforare i parametri legati al patto di stabilità. Un piccolo “default” della macchina amministrativa comunale che comporterebbe delle penalizzazioni da parte della regione, una fra tutte la diminuzione dei trasferimenti già ridotti al lastrico a causa della “spending review”.
“È giunta l’ora che vi facciate da parte per il bene della comunità – dicono in coro i consiglieri di minoranza. – Quello che stiamo vivendo è sicuramente un periodo molto difficile. Proprio perché la situazione economico-sociale è preoccupante e purtroppo si complicherà ancora, riteniamo che per amministrare serva una guida autorevole, caratteristica questa che purtroppo non compete al sindaco e alla sua giunta”. Parole al vetriolo quelle pronunciate dai banchi dell’opposizione rivolte non solo al primo cittadino, ma anche all’intera squadra che lo sostiene. “In questi due anni e mezzo – dice Valerio Dettori – non c’è stata una volta in cui un assessore o un consigliere che sostiene la giunta abbia mai illustrato una proposta di delibera risposto ad una interrogazione o preso autonomamente la parola per motivare scelte o non scelte. Per di più si fa di tutto per evitare che la cittadinanza non partecipi ai lavori dell’assemblea comunale convocando il consiglio ad orari bizzarri come le 9 del mattino”.
Un vero e proprio attacco politico in piena regola quella della minoranza che mai in due anni e mezzo di mandato politico della giunta Fanni si era espressa in questi termini sul lavoro del primo cittadino e della sua squadra. “Noi andiamo avanti per la nostra strada consapevoli delle difficoltà ma coscienti ancora di più di avere la fiducia della popolazione che non meno di tre anni fa ci ha votato”. Così la replica composta del sindaco Paolo Fanni che getta acqua sul fuoco delle polemiche rimandando di fatto al mittente le accuse di essere il maggiore colpevole della situazione in cui grava il comune di Bari Sardo. “Queste problematiche di bilancio non sono dovute ad una cattiva amministrazione ma alle scellerate regole e i parametri del patto di stabilità che riguardano tutte le amministrazioni e non solo quella di Bari Sardo”.