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Mondo Università. Personaggi da discoteca

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Tomorrowland, Ultra Music Festival, stadi e palazzetti pieni di persone. Non è più il tempo della vecchia dance anni 90, le canzoni vocali oramai sono solamente storia. I concerti delle più grandi pop star non sono più aperti dalla classica “band di supporto” ma da Dj, pronti a riscaldare il pubblico con nuovi suoni.

 

Non c’è più un giorno prefissato. Dal mercoledì al sabato ogni giorno è utile per andare a divertirsi in discoteca. Prepariamoci. Jeans e camicia per gli uomini. Vestito e tacchi per le donne. Bar cool predisco o bevuta a casa? Si parte, passa l’amico taxi, speriamo che anche questa serata ci riporti a casa sani e salvi.

 

Amico del proprietario. La parola d’ordine all’entrata è: “Dai fammi entrare sono amico di…come non mi ha messo in lista omaggio? No no aspetta lo chiamo!”.  Alla fine a furia di telefonate viene fatto entrare. La prima mossa è cercare il proprietario nei posti più impensabili della discoteca, così da potersi far consegnare le drink card promesse.

 

Non pago. E’ colui o colei che non ama pagare, il portafoglio in serata neanche lo porta. Ogni metodo per entrare gratis è valido: chiedere ad amici di amici, essere figlio di pubblico ufficiale, scavalcare, prendere per sfinimento il pr o infine il vecchio metodo del passa timbro. Di pagare un drink alla cassa manco se ne parla, ha già provveduto a riempire il cofano della macchina di un amico con una borsa frigo piena di bottiglie o di cocktail premiscelati a casa per lui e per gli amici, che ovviamente si sono quotati per acquistare il tutto.

 

Mi piaccio. Per lui o lei la discoteca non è un luogo in cui si va perché ci si diverte ma un posto deputato allo scattare foto da postare su uno dei tanti social network, in attesa il giorno dopo di conoscere il numero di “mi piace” accumulati. Sotto i 20 il post è da sfigato, intorno ai 40 hai quasi fatto la scelta giusta per la serata, oltre i 100 hai vinto, dovremo solamente inchinarci dinnanzi a lui. Gli hashtag sono il suo forte, chi più ne ha più ne metta, partendo dai classici “#tag4likes e #istalikes”… finendo con quelli personalizzati come: “#senonmettimipiaceseiunosfigato”.

 

Pr. Il suo telefono squilla tutto il pomeriggio prima della serata. Ogni giorno hai un nuovo invito da parte sua sul tuo profilo facebook. Durante la serata è impossibile parlarci: o sta “salvando il mondo” o è impegnato a stappare qualche bottiglia, consumando quei pochi euro che si era guadagnato. La discoteca è il suo habitat naturale. Amico di tutti e di tutte, lui lì è il leader, nessuno lo può toccare.

 

La ragazza elite. Dal giovedì universitario all’immancabile alla discoteca di zona, sempre uguali, sempre le stesse, stessi vestiti…anche stessi ragazzi.  Una serie continua di intrecci, da far impallidire anche il migliore telefilm gossipparo. Prima tocca a me, poi a te, poi alla tua amica. Tequila sale e limone.  Prima la tequila o il limone? Non importa. Ciò che conta è distruggere il proprio fegato…altrimenti se non bevo almeno due drink tanto vale che non vado in discoteca!. Scusate un secondo, pausa sigaretta… indice e medio della mano destra, impugnatele tutte allo stesso modo, che magari puó darvi quel qualcosa in più che manca al vostro vestito.

 

Il dj. Probabilmente è quello che si gode la serata più di tutti e che conclude con il solito stato facebook o con la foto di fine serata con sopra scritto “Anche oggi siete stati fantastici”. Di questi personaggi un tempo nella stessa serata ne potevi individuare due o al massimo tre; Adesso però i tempi sono cambiati i dj sono diventati dieci, suonano tutti circa venti minuti a testa e nonostante questo le canzoni che mettono sono sempre le stesse. Il bello di averne così tanti? Ascoltare dieci volte ANIMALS!

 

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