Nelson Mandela
Il presidente sudafricano Jacob Zuma ha comunicato ieri la morte del leader carismatico della lotta contro l’“apartheid”. Nelson Mandela, il padre della lotta conto il razzismo, è morto all’età di 95 anni nella sua casa di Johannesburg, circondato dai suoi familiari. A darne la notizia è stato il presidente sudafricano Jacob Zuma durante un commovente discorso televisivo alla nazione.
Madiba, nome onorifico del suo clan di appartenenza, ha passato gli ultimi mesi della sua vita attaccato a un respiratore artificiale a causa della tubercolosi contratta durante i lunghi anni di prigionia a Robben Island.
Nobel per la pace nel 1993, Nelson Mandela è un emblema della lotta contro l’apartheid, il regime razzista imposto della minoranza bianca fino al 1994, ma è anche l’uomo che si batté per riconciliazione tra neri e bianchi. Perdonò i suoi carnefici guidò il suo paese in un lungo cammino verso la democrazia, la pacificazione e la libertà, diventando il primo presidente nero della storia del Sudafrica.
Nato il 18 luglio 1918 nel povero villaggio di Mvezo, regione orientale del Capo, Nelson rimase orfano all’età di 9 anni. Nel 1944 aderì all’African National Congress (Anc), diventando uno dei più accesi attivisti. Divenne avvocato, nel 1952 e aprì il primo studio ‘nero’ di Johannesburg. Nel 1960 l’Anc venne messo fuori legge, obbligando così Mandela a operare in clandestinità. Nel 1964 viene processato per sabotaggio e condannato insieme ad altri sei imputati all’ergastolo. Gli fu offerta a più riprese la libertà a condizione che abbandonasse l’attivismo politico e si ritirasse in una sorta di esilio nella sua regione natale. Rifiutò e poté rivedere la libertà 26 anni più tardi, l’11 febbraio 1990, quando fu rilasciato a seguito delle pressioni esercitate dall’Anc che promosse una campagna internazionale per la scarcerazione.
Dopo 4 anni fu eletto presidente, favorendo la riconciliazione nazionale e una transizione pacifica che gli valsero il riconoscimento e l’ammirazione del mondo intero.
Numerose le testimonianze di affetto della sua gente, radunata in preghiera attorno alla sua casa, e numerosi anche i messaggi di cordoglio da parte dei leader di tutto il mondo, uno tra tutti quello di Aung San Suu Kyi, un altro Premio Nobel per la pace, che ha dichiarato “Madiva è stato un grande essere umano che … ci ha fatto comprendere che possiamo cambiare il mondo”.