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Centinaia di ogliastrini uniti nel sit in per la Zona Franca

Un nutrito gruppo di persone, lunedì pomeriggio, ha affollato il Municipio di Tortolì, sotto invito del Movimento Commercianti-Artigiani Liberi Ogliastra. Nella sede di via Garibaldi si sarebbe dovuto riunire un tavolo tecnico tra Giunta Comunale, Provincia, Consorzio Industriale e Capitaneria di Porto in merito alla questione zona franca, riunione che è stata rimandata all’ultimo minuto dall’Assessore Regionale Alessandra Zedda. Ma qual è il messaggio che volevano lanciare i militanti con il sit in? Innanzitutto, far luce alla popolazione, su dubbi e inesattezze, relativi ai documenti inviati dalla regione ai sindaci in merito all’attivazione della zona franca, documenti, a detta del movimento, che avrebbero vizi di forma tali  da compromettere addirittura il raggiungimento dell’obiettivo di istituire la zona franca integrale. I portavoce del movimento, Efisio Zuddas e Alberto Cabiddu hanno detto: “chiediamo all’amministrazione comunale di attendere qualsiasi decisione fino a quando non sarà fatta chiarezza, vogliamo la zona franca in tutto il territorio non in singole porzioni e soprattutto vogliamo essere coinvolti nelle decisioni.” Per Giuseppe Marini, leader del Movimento Terra Libera, “stiamo pagando tasse che in realtà non dovremmo poiché dal 12 dal febbraio, data in cui Cappellacci ha inviato la richiesta all’Unione Europea per l’inserimento della Sardegna nei territori tax free, siamo già in regime di zona franca.” Al sit in presenti centinaia di persone provenienti da tutta l’Ogliastra e non solo. Grandi assenti, i politici. Il sindaco di Tortolì, Domenico Lerede ha replicato “c’è molta disinformazione  in merito, si deve capire che la legge parla di istituzioni di otto punti franchi non di zona franca integrale e per raggiungere quest’ultima l’iter sarà molto lungo e difficile.  E conclude: “Per quel che riguarda la nostra parte, il compito del Comune di Tortolì è stato fino ad oggi, quello di deliberare in consiglio comunale l’istituzione della zona franca insieme con altri 239 comuni sardi; non è diminuito il nostro impegno sulla battaglia per la zona franca, cominciata grazie al contributo del comitato promotore con il quale avevamo avviato una serie d’interlocuzioni produttive. Con la stessa determinazione ribadiamo la necessità di eliminare le polemiche di chi continua a gridare “al lupo al lupo” in cambio di confusione.”

 

 

 

 

 

 

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