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Centro antiviolenza “Mai più violate”: un aiuto concreto per le donne

“Mai più violate”, è il primo centro antiviolenza in Ogliastra. E’ iniziato il 14 agosto il viaggio dell’associazione Onlus FiguraSfondo che da ormai cinque mesi fornisce un servizio gratuito di sostegno psicologico, assistenza sociale e legale a tutte quelle donne vittime maltrattamenti, molestie, atti persecutori e qualsiasi altra forma di violenza fisica e psicologica.

Mai più sole le donne ogliastrine. L’associazione colma un grande vuoto, in Ogliastra infatti non esisteva un centro antiviolenza, nonostante i casi di violenza noti e quelli subìti quotidianamente nel silenzio.

Violenza fisica,  psicologica, sessuale, e non di rado economica, che gli uomini amati, gli uomini “di casa”, gli uomini di ogni classe sociale, età, livello  di istruzione, professione, gli uomini del nord e gli uomini del sud, esercitano quasi indisturbati, in Italia più che altrove. La violenza  sulle donne “in quanto donne” che fa delle relazioni affettive e delle  mura domestiche i luoghi del terrore o anche solo dello sfinimento. I  luoghi di una vergogna senza pari per il nostro Paese. La violenza maschile è, infatti, la prima causa di morte delle donne italiane. Le statistiche parlano chiaro: in Italia
una donna su tre, nel corso della vita è stata vittima della violenza di un uomo. E’ per questi motivi che  l’attività dei centri antiviolenza è indispensabile. E finalmente dal 14 agosto è attivo un centro anche in Ogliastra.

L’equipe, composta da una psicologa, un’assistente sociale e un avvocato, presta la propria opera gratuitamente, nel rispetto della dignità e riservatezza della persona. Alla donna vittima di violenza, che decide di contattare il servizio,
viene garantito l’anonimato nonché la segretezza sul contenuto della conversazione.

Le operatrici sono a disposizione il martedì e il venerdì dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 15.30 alle 18.30; per parlare con una di loro è sufficiente chiamare il numero di telefono 0782 620107.  La modalità di contatto è telefonica; la sede del Centro, infatti, non viene divulgata per ragioni di sicurezza.  La donna è libera di parlare del suo problema secondo i suoi tempi e le sue necessità: le operatrici del Centro sono a sua disposizione per ascoltarla e supportarla.
L’assenza di pregiudizio, il rispetto della volontà di colei che chiama sono due degli aspetti ai quali l’equipe pone maggiore attenzione.

“Sin dalla sua apertura il Centro ha avuto diversi contatti, superiori alle aspettative –  raccontano le operatrici – un buon indice della necessità di un servizio specifico come questo, dedicato ad una problematica complessa radicata in una cultura, in una visione della vita, in un atteggiamento mentale volti a percepire la donna quale capro espiatorio in ambito familiare, quale oggetto sul quale riversare la propria insoddisfazione o rabbia, quale referente della propria ossessione. Non è facile per una donna che subisce violenza chiedere aiuto poiché convive con sentimenti di paura, vergogna, con uno stato d’ansia che condiziona la sua quotidianità. In lei può essere presente un senso di colpa che di fatto non le appartiene, ma che rientra in quelle dinamiche poste in essere per trovare una ragione o giustificazione a quanto perpetratole dal marito/compagno/convivente/familiare.”

Proprio per questi motivi è indispensabile che siano presenti dei servizi dedicati esclusivamente al problema della violenza di genere. Nella peculiarità dei Centri antiviolenza, nel loro modo di operare, vi è attenzione e comprensione verso tutte quelle difficoltà che una vittima può incontrare.

Le donne vittime di questa terribile condizione devono sapere che oggi c’è qualcuno che può aiutarle.

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