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Paolo Carboni vince il Festival di cortometraggi “Sguardi, visioni, storie”

Una giuria di esperti ha decretato sabato 8 settembre i talentuosi vincitori del Festival di cortometraggi “Sguardi, visioni, storie”, tutto in salsa ogliastrina. Sul podio, al primo posto, vediamo il corto “Cattedrali di sabbia” del regista Paolo Carboni, dedicato alla difficile sorte toccata a migliaia di cassaintegrati e disoccupati delle fabbriche sarde di Macchiareddu, Portovesme, Ottana, Macomer e Portotorres. Un cortometraggio corale che mette in luce la vita reale delle persone che si sono trovate protagoniste del fallimento industriale sardo, con un linguaggio che non conosce mezze misure. Al secondo posto “Io sono qui” di Mario Piredda, anch’esso dedicato ad un’imponente problematica dell’Isola: l’emigrazione. La storia è quella del gallurese Giovanni, che decide di abbandonare una terra che non offre possibilità di cambiamento e riscatto per recarsi in Kossovo. Qui conoscerà una realtà molto più dura e subdola. Bronzo invece per il cortometraggio di Daniele Atzeni “I morti di Alos”, dove il regista racconta la storia di un paese sardo (immaginario) che negli anni Cinquanta compie il grande salto verso la modernità industriale ma che poi finisce per essere distrutto da una catastrofe chimica. Tre storie di spessore e di grande attualità che hanno certamente meritato di vincere questa edizione del Festival “Sguardi, visioni, storie”.

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