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Donne in musica: Stefania Sistu si racconta

Vistanet - Donne in musica: Stefania Sistu si racconta

Stefania Sistu, originaria di Triei, è una delle cantautrici più apprezzate d’Ogliastra. Difficilmente, infatti, la sua bravura e la sua grinta lasciano indifferenti. Ha recentemente inciso un disco, “L’altra me”, un album suggestivo ed autoprodotto che vanta interessanti collaborazioni e propone otto brani dei quali Stefania ha firmato testi e musica. La magnetica Sistu fa parte, inoltre, della rosa di musicisti dell’associazione tortoliese Albatros. Conosciamola meglio.

Come hai approcciato il mondo della musica? Sognavi di cantare fin da piccola?

Il canto è da sempre la mia linfa vitale. Mia madre racconta che all’età di due anni cantavo usando un accendino come microfono! Il primo palco invece l’ho calcato all’età di cinque anni, in occasione del Festival dei Bambini di Triei. Ricordo quell’episodio con grande tenerezza. Adesso sono il Direttore Artistico di quella manifestazione, lo considero un bellissimo traguardo!

La tua famiglia come ha preso la tua decisione di intraprendere una carriera lavorativa un pò fuori dagli schemi?

Cantare è sempre stato il mio sogno e ho sempre portato avanti i miei progetti musicali con grande serietà. La mia famiglia, forse vedendomi così determinata e appassionata, mi ha sempre incoraggiato e sostenuto. Sono sempre stati i miei più grandi fans ma anche i miei critici più severi. Per questo motivo non smetterò mai di ringraziarli.

 

Raccontaci del tuo album “L’altra me”. Cosa si cela in questo titolo?

Il titolo descrive la mia doppia personalità: da una parte la Stefania che si incontra per strada, dall’altra un’artista irrefrenabile con un’anima cattivissimamente rock!!!

 

Scrivi i testi delle tue canzoni?

Sì, sono autrice delle musiche e dei testi. Ne vado fiera. I testi di questo album sono sinceri, nascono dallo stato d’animo del momento e dalle esperienze della mia vita. Posso dire che “L’altra me” sia la mia piccola autobiografia.

 

Cosa provi sul palco?

Benessere, gioia. È l’unico posto dove mi sento me stessa fino in fondo. Cantare mi fa calare la maschera e avere la sensazione di arrivare al cuore delle persone. Spero che il pubblico provi le stesse emozioni nell’ascoltarmi.

 

Il genere musicale che preferisci?

Ascolto tanta musica di generi diversi, ma i miei preferiti rimangono sempre il rock, il metal e il symphonic metal. Ultimamente mi sto avvicinando anche ai canti gotici!

Tre canzoni che ti hanno cambiato la vita.

Non posso sceglierne tre. Ogni brano che ho ascoltato mi ha insegnato qualcosa, sarebbe un’ingiustizia dover fare una selezione. Però c’è una canzone a cui sono particolarmente legata; si intitola Voice of the Soul dei Death. Mi trasmette emozioni indescrivibili.

Cosa pensi del panorama musicale italiano?

L’Italia è un paese pieno di creatività e di talento, con tante band che purtroppo sempre più spesso rimangono di nicchia. Si conferisce molto spazio al pop e al melodico, lasciando da parte generi favolosi come il rock.

C’è qualcuno che senti di dover ringraziare?

Senza ombra di dubbio tutti i musicisti, i fonici e gli amici “musicali” con cui ho lavorato in tutti questi anni. Però meritano un ringraziamento speciale Daniele Barbato,che mi ha affiancato nel lungo percorso di creazione del mio primo album, e l’Associazione Albatros che ha creduto in me,e con cui lavoro tutt’ora!

Come ti vedi tra dieci anni?

Sinceramente non lo so. Non sono domande che mi pongo, sono in continua evoluzione. Ho un’unica certezza: la musica sarà sempre con me.

Progetti musicali a breve?

Tantissimi progetti,e tanto lavoro da fare. Però sono molto scaramantica, quindi preferisco non parlarne!

Parteciparai al Festival della musica tortoliese?

Certamente, sono certa che sarà davvero una bella manifestazione. Ci voleva: alla musica non sempre si concede lo spazio che merita. So anche che parteciperanno tanti amici del Centro Giovani, quindi vi aspettiamo numerosi il 21 Giugno! Rock on!!!!

 

 

 

 

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