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B-TRAGEDIES al teatro San Francesco

Domenica 8 gennaio alle ore 18.30 il Teatro San Francesco di Tortolì ospiterà la compagnia teatrale Meridiano Zero che porterà in scena lo spettacolo “B-TRAGEDIES”, scritto ed interpretato da Marco Sanna e Francesca Ventriglia. Tale compagnia opera nel campo della ricerca e delle nuove drammaturgie dal 1995 in varie zone d’Italia: collabora con varie strutture nazionali, promuove laboratori e percorsi didattici nelle carceri, organizza pregevoli rassegne teatrali, cura laboratori di formazione del pubblico e delle competenze artistiche. La performance di Meridiano Zero si inserisce nella VI edizione della rassegna “Sguardi sul presente” organizzata ormai da tempo dalla nostrana compagnia teatrale Rossolevante, capitanata dagli attori e drammaturghi Juri Piroddi e Silvia Cattoi. B-TRAGEDIES è il primo passo di una trilogia shakespeariana trash:

“S’inizia con Macbeth, in periodi di deliri d’onnipotenza pare un giusto punto di partenza. Si tratta di un lavoro in bassa fedeltà, per fronteggiare la crisi. Quella personale prima di tutto uscendo dalla seriosità tipica di chi pensa di fare cultura, quella più ampiamente sociale e dunque anche teatrale che costringe a budget ridotti e tempi di produzione serrati. L’antidoto scenico utilizzato contro la falsa cultura è la stupidità, appropriarsi del sacro santo diritto di essere stupidi infinitamente stupidi, calpestare i pregiudizi, il cattolico decoro, il falso rispetto verso il dolore degli altri, liberarsi insomma lasciarsi andare allo sproloquio, alla scorreggia. Se la vita è ridotta a poca cosa allora anche piccole cose diventano teatro, le piccole tragedie appunto, le tragedie di serie B. Dentro questo lavoro entrano le nevrosi del quotidiano insieme agli insegnamenti dei grandi maestri. Troviamo le parole di Eduardo tutto il suo mondo “di sacrifici e di gelo”. Incontriamo quei disgraziati che nelle cronache dell’Italietta contemporanea ammiccano dietro lo schermo televisivo e diventano quasi amici o almeno conoscenti. Entrano i personaggi di Shakespeare, immortali, che attraverso le loro parole, la loro realtà messa in scena ad opera d’arte, riescono a impressionarci a tal punto da farci spiattellare da soli i nostri crimini”.

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