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Il sogno di un mondo lontano. Silvano Vargiu si racconta

Il sogno di un mondo lontano. Silvano Vargiu  - Vistanet - Cultura ed EventiChe gli amanti del teatro non prendano impegni per venerdì sera. Alle 20.30 al Teatro Tonio Dei di Lanusei sarà infatti possibile assistere allo spettacolo teatrale “Il sogno di un mondo lontano”, liberamente ispirato al Piccolo Principe di Saint-Exupéry e inserito all’interno della rassegna “Autunno in teatro”. Lo spettacolo porta la firma di un noto attore e regista ogliastrino: Silvano Vargiu. Classe 1978, originario di Goiania (Brasile) ma lanuseino d’adozione, Vargiu è attivo nel campo culturale da tanti anni e vanta collaborazioni e produzioni in ambito teatrale di tutto rispetto. Conosciamolo meglio.

Silvano, quando ha capito che quella del teatro sarebbe stata la sua strada?

Nel 1995: quell’anno partecipai ad un laboratorio teatrale incentrato sulla vita e l’opera di Pasolini che segnò profondamente la mia esistenza. Fino ad allora avevo coltivato un’idea distorta del teatro: pensavo che fosse quel vecchio modo pomposo di esprimersi all’interno di sala ammuffita foderata di moquette color porpora. Scoprii invece in quell’occasione che il linguaggio teatrale è qualcosa di diverso: un linguaggio potentissimo e flessibile che supera i limiti del tempo, dello spazio e dell’azione. Fu una vera e propria folgorazione. Allora ero uno studente dell’Istituto per Geometri di Lanusei e la mia vita era indirizzata verso successivi studi d’ingegneria o simili. Quell’incontro cambiò completamente la rotta del mio percorso di studi e di vita. L’anno successivo mi iscrissi all’Università la Sapienza di Roma in Lettere (con indirizzo spettacolo) dove mi laureai proprio con una tesi in Storia del teatro.

Venerdì 16 dicembre porterà in scena a Lanusei lo spettacolo “Il sogno di un mondo lontano”. Quali sono le esigenze alla base di questo lavoro? Cosa intende trasmettere?

Il sogno di un mondo lontano è un lavoro autobiografico e nasce dalla volontà di raccontare in maniera buffa e leggera alcuni momenti della mia vita. Il romanzo “Il piccolo principe” di Saint-Exupéry è stato solo un pretesto e una bussola per addentrarmi in quel viaggio che parte dal tempo della mia infanzia trascorsa in Brasile, in Ecuador e in Perù e arriva a quello dell’adolescenza e della “maturità” trascorsa in Italia. La domanda che ha dettato la linea guida del mio lavoro è stata: chi sono stati nel tuo percorso di vita i corrispettivi dei personaggi de “Il piccolo principe” (il vanitoso, l’arrogante, il preciso, il sognatore, il temerario, etc …)? La trama dello spettacolo è presto detta: una principessa di un’antica dinastia (interpretata dall’attrice Giulia Cabiddu) vive in completa solitudine in uno sterminato deserto. Per lenire la solitudine decide di disegnare enormi figure zoomorfe e antropomorfe con le quali instaurare un rapporto d’amicizia. Un’amicizia virtuale che ben presto verrà rimpiazzata da una reale con un bizzarro carovaniere che decide di trasferirsi nella sua dimora. La sua vita prosegue in tranquillità fino a quando, smaniosa di voler conoscere il resto del pianeta, decide di abbandonare la propria terra per andare in cerca di persone interessanti con le quali confrontarsi. Inizia così un lungo viaggio che la porta ad incontrare personaggi che non sempre però soddisfano le sue aspettative. Lo spettacolo trasmette alcuni messaggi e valori fondamentali come, ad esempio, l’importanza del viaggio inteso come crescita ed evoluzione umana e spirituale attraverso il confronto con il diverso.

Ultimamente è stato protagonista anche de “Lo Yeti d’Ogliastra”, un documentario alquanto singolare opera di Ogliastra Tv. Ci racconti qualcosa in più di questa esperienza.

Lo “Yeti d’Ogliastra” nasce da un’idea felice e giocosa dell’amico giornalista Francesco Manca. Una sera ci è capitato di pensare ad un modo diverso di raccontare il nostro territorio falsando volontariamente la realtà in maniera ironica. Lo Yeti è nato quella sera.Da subito ho concorso alla realizzazione del progetto in qualità d’attore. Poi ho voluto confrontarmi anche con il linguaggio cinematografico. Ed è con Andrea Anglani (fondatore della giovane Ogliastra Tv) che il cerchio si è chiuso: abbiamo potuto rendere concreto il tutto grazie al suo prezioso supporto tecnico e creativo. “Lo Yeti d’Ogliastra”, è stato pensato prima come un cortometraggio e poi è divenuto (vista l’abbondanza di spunti) una mini serie tv a puntate. Alcune di queste sono state già pubblicate su OgliastraTv e hanno riscosso un buon successo. Abbiamo allora realizzato un dvd che verrà presentato ufficialmente al Teatro Tonio Dei di Lanusei il prossimo 22 dicembre. In questa data sarà proiettata pubblicamente tutta la serie con le puntate conclusive dell’inchiesta. La cosa che ci resta comunque più a cuore di questa esperienza è il coinvolgimento delle persone di cui la quasi totalità non sono attori professionisti. Tutti si sono messi in gioco e hanno collaborato con noi in modo genuino e autoironico. A loro vanno i nostri più sentiti ringraziamenti!

Cosa pensa del panorama teatrale ogliastrino?

Io credo che in Ogliastra si stia assistendo ad una lenta ma importante rinascita culturale-teatrale. Non sono poche ormai le persone che operano nel settore, sia ad un livello professionistico che amatoriale, e tutte mi sembrano genuinamente animate da una sincera passione per la loro attività, e tra queste ve ne sono alcune che stanno ottenendo importanti riconoscimenti anche a livello nazionale. L’auspicio è quello che queste realtà possano continuare a crescere, confrontandosi vicendevolmente e stimolando il territorio, soprattutto in questi tempi di crisi in cui, secondo me, è sempre più importante investire anche sulla cultura per combattere l’abbruttimento della nostra società.

Quali sono i suoni progetti per il futuro?

Con il Teatro della Chimera abbiamo in cantiere uno spettacolo liberamente ispirato a “Il soldato americano” del drammaturgo tedesco R.W. Fassbinder che debutterà nel 2012. In scena, oltre a me, ci saranno Antonio Marras e Mariano Nieddu, un carissimo amico attore che collabora con alcune importanti realtà del teatro di ricerca italiano, dal teatro-danza di Roberto Castello al teatro del racconto di Marco Baliani. Ma per il prossimo futuro abbiamo in mente la realizzazione anche di diversi laboratori teatrali, seminari, stages e ancora nuove produzioni di spettacoli teatrali. Infine, insieme a Ogliastra Tv contiamo di realizzazione nuovi cortometraggi e, se gli spettatori ci presteranno ancora attenzione, una seconda stagione dello Yeti D’Ogliastra.

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