I sardi più ricchi? A Cagliari. Nel capoluogo oltre mille contribuenti dichiarano più di 120mila euro. Per l’esattezza 1.124. I dati sono stati resi noti dal sito sardiniaobservatory.org, che cita come fonte il Ministero delle Finanze. Non si tratta certamente di dati che rivelano una città ricca, ma comunque con la percentuale di “paperoni” più alta rispetto agli altri comuni dell’Isola.

Nel capoluogo infatti soltanto poco più dell’1% dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione Irpef, ha dichiarato di guadagnare più di 120mila euro. Un dato che sale al 2,8% se si considera l’intera provincia. Ma il segnale che evidenzia una situazione economica tutt’altro che rosea nell’Isola, è quello che ci dice che in oltre 191 comuni della Sardegna, non ci sono persone fisiche che superano un reddito annuo di 120mila euro.

Se Cagliari mantiene comunque la testa della classifica in termini percentuali, l’1% dei contribuenti cagliaritani appartiene alla fascia più alta dei contribuenti, a sorpresa sul podio si collocano i comuni di Arzachena, Aglientu e Stintino.

La provincia che presenta la maggiore incidenza di “paperoni” risulta essere Cagliari con 2,8 “paperoni” ogni 1.000 abitanti (1.607). Seguono, si legge nel sito sardinianobservatory.org, la provincia di Olbia Tempio (327) con 2 e Sassari con 1,9 (640). Fanalino di coda di questa speciale graduatoria risulta essere l’Ogliastra dove solo 28 persone possono vantare un reddito dichiarato superiore ai 120mila euro.

«A seguito della recente firma, a dicembre, della convenzione che prevede il trasferimento delle risorse per la realizzazione dei progetti previsti dall’Accordo di Programma Percorsi di Lunga Vita, ecco il primo risultato tangibile: 5.000.000 di euro destinati alle imprese ogliastrine che operano nei settori della nautica, della ricettività e dei servizi per il turismo, dei prodotti da forno e della pasta fresca».

Per Franco Sabatini, Consigliere regionale e Presidente della Commissione Bilancio, questo è il primo segno evidente e concreto di un risultato frutto della coesione di un territorio che per due anni ha lavorato in sinergia alla Programmazione Territoriale, con la regia della Regione Sardegna: infatti, dopo una lunga fase di progettazione condivisa tra la Cabina di Regia dell’Ogliastra, le Amministrazioni locali, le forze sociali rappresentate dai Sindacati, Confindustria e la Regione Sardegna con l’Assessorato regionale della Programmazione, nel dicembre 2016 era stato firmato il Protocollo d’Intesa e a gennaio 2017 l’Accordo di Programma.

È poi seguita la predisposizione delle schede dei singoli interventi e la creazione dell’ufficio che gestirà a livello locale gli appalti e, in accordo con la Regione, il monitoraggio della spesa e l’andamento dei progetti. Infine, il 19 dicembre 2017, la convenzione per il trasferimento delle risorse.

«Finalmente le imprese attive nel territorio avranno a disposizione somme utili per potenziare la propria attività, mentre coloro che vogliono avviare nuove aziende potranno beneficiare di un contributo importante per intraprendere la propria start up. Il risultato
raggiunto con questa Programmazione Territoriale è di non poco conto poiché i bandi sono calibrati sulle reali esigenze dell’Ogliastra: sono stati selezionati quei settori strategici per lo sviluppo, che necessitano di un supporto per poter fronteggiare questa fase di crisi
storico-economica e mantenere comunque la propria competitività, avviando ammodernamenti o nuovi servizi».

Sul sito della Regione Sardegna, presso il link
https://www.regione.sardegna.it/j/v/2644?s=1&v=9&c=389&c1=1337&id=60430 sono disponibili tutti i documenti per partecipare al bando.