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Mino Raiola, prima la notizia sulla sua morte poi la sua smentita: “Sembra sia capace anche di resuscitare”

Incredibile vicenda riguardante Mino Raiola.

Nel primissimo pomeriggio è stata annunciata dalla maggior parte dei giornali nazionali la notizia della morte del più noto tra i procuratori calcistici in Italia.

In realtà Raiola, 54 anni, ricoverato al San Raffaele di Milano in gravi condizioni a causa di una malattia che lo aveva colpito negli ultimi mesi, è poi risultato ancora in vita.

A smentire la fake news è stato il primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione del San Raffaele, Alberto Zangrillo. “Sono indignato dalle telefonate di pseudo giornalisti che speculano sulla vita di un uomo che sta combattendo” ha detto.

Poi addirittura è arrivata la smentita dalla sua pagina Twitter ufficiale: “Per chi se lo stesse chiedendo ecco il mio attuale stato di salute: arrabbiato, è la seconda volta in quattro mesi che mi fanno morire. Sembra che io sia in grado anche di resuscitare”.

Raiola è famoso per assistere giocatori del calibro di Ibrahimovic, Haaland, Donnarumma, Pogba, Verratti, Mkhitaryan e De Ligt. “Suoi” anche i cartellini di Mario Balotelli e del cagliaritano Alessandro Deiola.

Originario di Nocera e cresciuto in Olanda, è stato un uomo che ha lasciato il segno, facendo sempre discutere per la sua spregiudicatezza nelle trattative e dando un’impronta decisa agli ultimi 20 anni di calcio e di calciomercato.

 

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