Spiragli di possibile intesa, tra Russia e Ucraina, dopo il primo incontro delle rispettive delegazioni e l’avvio dei negoziati per il cessate il fuoco dopo 5 giorni di guerra. Le trattative sono avvenute nella Regione di Gomel, sul fiume Prypyat, al confine tra Ucraina e Bielorussia.

I rappresentanti dei due Stati dopo i colloqui sono rientrati nelle rispettive capitali per le consultazioni, e poi ci sarà un secondo incontro in un’altra località questa volta al confine tra Bielorussia e Polonia. Per il momento quello che trapela e che “ci sarebbero le basi per proseguire il negoziato”.

Intanto Vladimir Putin, in una telefonata con il presidente della Francia Macron chiede “il riconoscimento internazionale della Crimea russa e l’Ucraina neutrale”.

Al momento però continua il conflitto, con numerose esplosioni avvertite a Kiev.

Si sono conclusi nel primo pomeriggio e sono ripresi poco dopo i colloqui tra Russia e Ucraina in corso al confine tra Bielorussia e Ucraina, nei pressi del fiume Prypat.

Lo rende noto il portavoce del ministero degli Interni di Kiev.

Emerge pochissimo dal vertice. La Russia non fa trapelare nulla, mentre l’Ucraina chiede l’immediato cessate il fuoco di Mosca e il rispetto della propria integrità territoriale. Il presidente Zelenskiy intanto avrebbe chiesto l’adesione all’Unione Europea, che però non è nell’agenda di Bruxelles per il momento, come dichiarato dall’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Josep Borrell.

Intanto la guerra va avanti. L’assedio di Kiev da parte delle milizie russe prosegue di pari passo con la resistenza ucraina. A Kharkiv si segnala l’uccisione di decine di civili da parte dei missili grad che sono andati a colpire aree residenziali. Secondo l’Onu durante tutto il conflitto sono più di 100 i civili uccisi nei bombardamenti, ma il Governo ucraino ne conta molti di più.