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(VIDEO) Addio a Giampiero Galeazzi, la voce dello sport capace di emozionare

Giampiero Galeazzi – al secolo Gian Piero Galeazzi -, storico giornalista della RAI, è venuto a mancare a 75 anni nella sua amata Roma, a seguito di una lunga malattia.

Nella mente di tutti noi risuonano le sue parole, quelle che hanno descritto ed esaltato le grandi vittorie azzurre, dando lustro anche ai cosiddetti sport minori.

Basti pensare al trionfo dei fratelli Abbagnale all’Olimpiade di Seul ’88, una telecronaca che ha reso epico quell’impresa del canottaggio.

Una cronaca della gara increscendo così come l’entusiasmo trasmesso dalla voce di Galeazzi che consegnò alla storia quel trionfo azzurro.

Così come non è mai stato banale seguire il tennis descritto dalla sua inconfondibile voce.

Ma come si possono dimenticare le interviste al Napoli di Maradona? Con “Bisteccone” – il soprannome del giornalista sportivo – travolto da un gavettone all’interno dello spogliatoio partenopeo?

Galeazzi però è riuscito ad entrare nel cuore della gente per la sua ironia e soprattutto autoironia, nonostante in gioventù fosse stato lui stesso un campione di canottaggio, laureato in economia, e da giornalista fosse competente come pochi in ambito sportivo.

Sicuramente, a suo modo ha innovato il modo di raccontare lo sport, basti pensare alla sua conduzione di programmi come Domenica Sportiva, 90° Minuto e la sua partecipazione a Domenica In di Mara Venier.

In molti non lo sanno, ma nel 1986 il giornalista romano si occupò, in maniera impeccabile, anche di politica internazionale: mentre si trovava a Reykjavic, in Islanda, per la sfida di Coppa Campioni tra Juventus e Valur, fu inviato della Rai allo storico incontro tra Gorbaciov e Reagan, nella capitale del Paese nordico.

Insomma un professionista a tutto tondo capace di rendere immortale quello che raccontava, ma anche di essere leggero e divertente, con eleganza, quando serviva. Ci mancherà.

 

 

 

 

 

 

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