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Tragedia di Stresa: il piccolo Eitan, unico superstite, “salvato dall’abbraccio del papà”

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Nessun danno neurologico, sia a livello cerebrale che encefalico: questo l’atteso esito della risonanza magnetica sul piccolo Eitan, il bimbo di 5 anni unico superstite della tragedia di Stresa, dove il crollo della funivia ha causato la morte di 14 persone.

Tra queste c’erano la mamma, Tal Peleg, il fratellino di 2 anni Tom e il papà, Amit Biran, 30 anni.

E sarebbe stato proprio il papà a salvare Eitan in un ultimo disperato tentativo prima che l’immane tragedia travolgesse i destini di questa giovane famiglia israeliana e di tutte le altre persone presenti a bordo della funivia sul Montarone.

Secondo i medici infatti, tra le ipotesi più probabili c’è quella che vede il piccolo Eitan salvato dall’abbraccio del papà Amit.

«Per essere riuscito a sopravvivere al terribile impatto è probabile che il padre, che era di corporatura robusta, abbia avvolto con un abbraccio suo figlio». Così i medici dell’ospedale Regina Margherita di Torino in un virgolettato pubblicato su Repubblica. In pratica, prima di morire, il papà del piccolo lo avrebbe protetto con tutto il corpo e salvandogli la vita. Un’ipotesi struggente e commovente, anche se non del tutto verificata, ma che i medici ritengono altamente plausibile.

Ora la speranza di tutti è che il bimbo possa riprendersi del tutto. Il percorso di guarigione è ancora lungo e non esente da criticità, ma l’esito della risonanza ha dato maggiore speranza.

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