Sono state dunque più severe le pene stabilite nella sentenza di Appello. Al maresciallo Roberto Mandolini (comandante della stazione Appia dove venne portato Cucchi dopo il pestaggio) 4 anni di carcere (3 anni e mezzo nella prima sentenza)per aver compilato il verbale falso di arresto di Stefano Cucchi.
Confermata, sempre per falso, la condanna a due anni e mezzo del carabiniere Francesco Tedesco, supertestimone, che in primo grado era stato scagionato dall’omicidio preterintenzionale.
Mentre per i due militari dell’Arma, Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro la pena è passata da 12 a 13 anni per omicidio preterintenzionale. I due carabinieri sono accusati di aver pestato il 31enne romano la sera del 15 ottobre del 2009 dopo l’arresto, nella caserma della compagnia Casilina.