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Va dalla fidanzata e viene multato per violazione del coprifuoco: 24enne fa ricorso e lo vince

Un giovane di 24 anni ha vinto il ricorso per una multa che gli era stata elevata per aver violato il coprifuoco. È accaduto in provincia di Macerata, nelle Marche.

Il ragazzo era stato fermato e sanzionato dai carabinieri all’una di notte mentre tornava a casa dopo essere stato dalla fidanzata.

Una volta ricevuto il verbale da 533 euro, il 24enne si è rivolto all’amico, Marco Dialuce, brillante studente di 21 anni di Giurisprudenza che ha deciso di aiutarlo a presentare ricordo al Giudice di Pace di Camerino.

Il giovane giurista ha fatto leva sul diritto costituzionale. «Ho difeso il mio amico ai sensi dell’articolo 317 del codice di procedura civile che consente ad un soggetto sanzionato, nei casi di multe inferiori a 1.100 euro, di farsi rappresentare da una persona di fiducia, che può anche non essere avvocato – spiega Dialuce nel testo del ricorso ripreso dal quotidiano Today -. Il nostro dettato costituzionale non prevede lo stato di emergenza per situazioni di rischio sanitario da agenti virali trasmissibili, ma solo in caso di guerra. Inoltre […] la dichiarazione di stato di emergenza risulta essere illegittima, oltre che dal punto di vista sostanziale anche formale, in quanto non è stato il Parlamento a deliberare lo stato di emergenza e a conferire al Governo, tramite legge delega, i poteri necessari per fronteggiare l’emergenza, come prescritto dall’articolo 78 della Costituzione […] Il Governo si è autodelegato».

Le competenze giuridiche del giovane amico, non ancora avvocato, hanno permesso al 24enne di veder accolto il ricorso dal giudice di pace, che ieri mattina ha annullato la multa. Le motivazioni della sentenza saranno depositate nei prossimi giorni.

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