Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato la proposta del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Ma sembra proprio che il Governo stia pensando di dedicare ai giovani molte meno risorse di quante loro si aspettino.
È nata una petizione dal titolo “Uno non basta” per chiedere al Governo di stanziare per i Giovani e le Politiche sul Lavoro il 10% dei 196 miliardi del Recovery Fund, contro l’1% che invece al momento sembra sarà loro destinato.
Questa sera a Roma, proprio davanti a Palazzo Chigi, mentre si decidono le sorti politiche del nostro Paese un gruppo di ragazzi ha inscenato una protesta, Vitanet vi mostra le immagini.
I giovani italiani chiedono 20 miliardi Facilitare (davvero) l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro: con tirocini retribuiti, detrazioni fiscali per assunzioni, bonus per apprendistato e servizio civile, per orientare e formare 300.000 giovani e per reinserire professionalmente 350.000 giovani che attualmente non studiano né lavorano (i NEET, che in Italia hanno raggiunto la quota del 27,8%, il numero più alto in Europa che ha una media del 16,4%).
