Narit Suwansang, passeggia lungo la spiaggia di Nakhon Si Thammarat, in Thailandia, quando nota una roccia dal colore ambrato e decide di portarla a casa. Nota però che emana un odore strano. Decide allora di mostrarla a un esperto e con suo grande stupore scopre che non si tratta di roccia ma di vomito di balena, per l’esattezza di capodoglio.
Questi cetacei infatti per eliminare i residui duri delle loro prede, come per esempio gli ossi di seppia, che non digeriscono, producono nel loro apparato digerente, una sostanza che avvolge i residui non digeribili indurendosi per poi venire espulsa.
Si pensa che queste masse vengano vomitate dalla balena ma non si esclude che possano anche essere espulsi insieme agli escrementi. Questa sostanza che stando nell’acqua cambia colore, è molto pregiata, viene utilizzata per produrre essenze profumate e adesso che la caccia alla balene è vietata, è diventata molto rara.
Tanto che la sostanza attualmente è quotata 32mila dollari al chilo. Dal momento che la “roccia” trovata da Suwasang pesa circa 100 chili il conto è presto fatto: l’uomo si è portato a casa un pietrone che vale 3,2milioni di dollari.