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Padre paga un uomo per spezzare le mani al figlio omosessuale: una grave vicenda di omofobia

Una vicenda di omofobia agghiacciante quella che arriva da Torino, dove un padre ha assoldato e pagato un uomo per “punire” il figlio della sua omosessualità.

Il caso – raccontato dal quotidiano La Stampa nella sua edizione odierna – è finito al tribunale di Torino dove il padre della vittima ha patteggiato una pena di due anni di reclusione (poi sospesa) senza risarcimento del danno.

Il genitore non aveva mai accettato l’omosessualità del figlio, un affermato e stimato chirurgo di circa 40 anni. Inizialmente si era “limitato” a mal digerire la situazione, poi le cose sono peggiorate quando la vicenda è diventata di “pubblico interesse” dopo che le foto del figlio in compagnia di un attore famoso erano state pubblicate su una rivista di gossip. In pratica l’uomo non accettava che il ragazzo vivesse liberamente e apertamente la propria vita.

Così ha deciso di assoldare un uomo per aggredirlo e spezzargli le mani, il suo strumento di lavoro. Un modo “esemplare” – secondo lui – per punirlo una volta per tutte e condizionare negativamente la sua carriera di chirurgo.

Fatto sta che l’uomo pagato per eseguire il “lavoro”, una volta appresa la storia si rifiuta di svolgerlo e confessa tutto al chirurgo. I due decidono di inscenare l’aggressione così da far credere al padre che tutto fosse andato secondo i suoi piani. Dopo un anno di paura e stress, nella primavera del 2018, la vittima decide finalmente di denunciare. Ma il dolore e la tristezza per questa vicenda saranno senz’altro difficili da superare.

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