Buone nuove da Roma.
«Sono arrivate all’Istituto Spallanzani le prime dosi del vaccino ‘made in Italy’ e dal 24 agosto siamo pronti alla sperimentazione sull’ uomo» ha dichiarato all’Ansa Alessia D’Amato, assessore alla sanità. «Lo Spallanzani sta completando la ricerca dei volontari per la sperimentazione».
A isolarlo e produrlo, come riporta Repubblica, la Reithera, azienda italiana specializzata in biotecnologie per il contrasto alle malattie virali.
Il virus ha superato i test preclinici in vitro e su modelli animali.
Buon profilo di sicurezza e forte risposta immunitaria: questo il profilo del vaccino.
Pare che ora si possa iniziare la fase 1 della sperimentazione sull’uomo della piattaforma vaccinale italiana.
«Questo vaccino è costruito su un vettore adenovirale, una sorta di ‘cavallo di troia’ che all’esterno simula l’aspetto esteriore del virus ma è inattivo, quindi incapace di riprodursi all’interno del corpo umano» ha spiegato a Repubblica il responsabile tecnologico di Reithera Stefano Colloca. È il primo con una tecnologia interamente italiana.