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Tappa in Ogliastra per Theandric Teatro Nonviolento: stasera al Tonio Dei “La vedova scalza”

Tappa in Ogliastra per Theandric Teatro Nonviolento, compagnia teatrale cagliaritana diretta da Maria Virginia Siriu, impegnata fino al prossimo 7 giugno in sette centri della regione con “La vedova scalza”, lo spettacolo ispirato all’omonimo romanzo di Salvatore Niffoi.

Stasera alle 21 l’appuntamento è a Lanusei, dove al teatro Tonio Dei andrà in scena la rappresentazione dell’opera che ha conquistato il primo posto nella classifica del premio Campiello del 2006.

In scena, come avvenuto negli appuntamenti precedenti che hanno visto lo spettacolo calcare i palcoscenici di numerose e prestigiose rassegne nazionali (Salone Internazionale del Libro di Torino 2018, Salone Off, Bookcity Milano) e importanti scenari isolani (Museo di Bitti), ci saranno gli attori Carla Orrù, Fabrizio Congia, Marco Secchi e Andrea Vargiu.

La Vedova Scalza

Tratto da “La vedova scalza” di Salvatore Niffoi
con Carla Orrù, Fabrizio Congia, Marco Secchi,e Andrea Vargiu

maschere Marilena Pitturru

costumi Marilena Pitturru, Salvatore Aresu

adattamento e regia Maria Virginia Siriu

LO SPETTACOLO – Barbagia, anni ’30. A Laranei e Taculè la vita scorre sempre uguale, all’ombra del podestà e della tradizione. La violenza è ovunque: nello strapotere fascista, nelle angherie delle forze dell’ordine, nelle consuetudini che fossilizzano gli individui in ruoli prescritti e azioni comandate. Essere donna significa solo pregare, procreare e lavorare nei campi. Pare non esista via di fuga. La giovane Mintonia, però, è diversa. Studia da autodidatta, legge Grazia Deledda e Lev Tolstoj, non si rassegna a subire la vita. Si innamora di Micheddu, testa calda del paese, e contro il volere della comunità sceglie di sposarlo. Micheddu non ama sottomettersi al potere, men che meno a quello fascista: si fa beffe del Duce e della polizia. Ben presto si guadagna l’odio del podestà e di Centini, il brigadiere locale. I temi (amore, morte, vendetta) e il coro di voci paesane che abitano il romanzo di Niffoi sono quelli della tragedia classica. Theandric Teatro sceglie di portarlo in scena proprio così: le scene corrono verso il drammatico epilogo finale, inframezzate dal coro. Il linguaggio è essenziale e, sebbene radicato nella realtà locale di due piccoli paesi della Barbagia, parla alle menti e ai cuori di valori universali.

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