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Morto durante una traversata Sardegna-Africa: corpo identificato solo oggi, dopo vent’anni

Foto: Meteo Web

Isola Capraia,1998: un cadavere viene ripescato in mare. La sua identità? Mistero. Almeno, fino a pochi giorni fa.

A raccontare la vicenda, L’Unione Sarda.

Ha 34 anni Zlatko Brajko al momento della scomparsa. Le sue ultime notizie arrivano dalla nostra Isola: da qui Brajko manda alcune lettere ai parenti spiegando di voler, con la sua barca a vela, raggiungere l’Africa. Poi scompare.

Quando, poco più di vent’anni fa, il corpo viene recuperato, l’Università di Pisa effettua l’autopsia: annegamento, questa la causa della morte del misterioso uomo. Lesioni, traumi… Assolutamente nulla. Anche gli esami tossicologici non mostrano particolarità.

Nonostante alcune informazioni rese pubbliche per risalire alla sua identità – fede con inciso il nome Caterina, orologio e scarpa da vela – nessuno riesce a dargli un nome. Il corpo viene tumulato presso il cimitero di Livorno.

Pochi giorni fa, però, Ilaria Santori, all’epoca commissario della Polmare di Livorno, si imbatte sul web nella foto di un uomo di nazionalità croata. Una fossetta sul mento particolarmente pronunciata le permette di fare un collegamento importante. Dopo un’attenta analisi dei fatti e delle date, si giunge alla soluzione: quel cadavere ha di nuovo un nome.

L’incidente avvenne nel corso della traversata tra Isola e Africa.

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