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Accadde oggi, 10 marzo 1876. Alexander Graham Bell effettua la prima telefonata

Il 10 marzo 1876 l’inventore Alexander Graham Bell effettuò la prima telefonata ufficiale. Destinatario della chiamata, avvenuta nel laboratorio di Boston, il suo assistente Thomas Watson che si trovava nella stanza accanto e al quale disse:”Signor Watson, venga qui, voglio vederla.”

Ma chi ha inventato il telefono? E per quale ragione l’invenzione di questo utile apparecchio è stata per decenni fonte di grandi discussioni?

Come insegnano i libri di scuola, l’inventore del telefono è stato il fiorentino Antonio Meucci. Purtroppo però, qualche tempo dopo anche il valdostano Innocenzo Manzetti e lo scozzese Alexander Graham Bell iniziarono a lavorare  alla stessa invenzione ottenendo apparecchi perfettamente funzionanti.

Perché Manzetti e Meucci non ebbero subito i riconoscimenti che meritavano? A causa di un certificato legale che garantisce la paternità di un’invenzione, ossia il brevetto.

Nonostante sia stato il primo a proporre un telefono funzionante, infatti, per mancanza di denaro Meucci non chiese mai il riconoscimento che gli spettava lasciando spazio a chi invece aveva la fortuna di poterlo acquistare. Diverso il caso di Manzetti che non chiese mai il brevetto perché non conosceva l’iter burocratico da seguire.

E così Alexander Graham Bell nel 1876 di fatto si impadronì dell’invenzione di Meucci e si arricchì grazie a un semplice documento.

Fortunatamente nel 2002 giustizia è stata fatta, anche se Meucci non ha potuto raccogliere i frutti del proprio lavoro:  il Congresso degli Stati Uniti d’America (l’equivalente del nostro Parlamento) ha proclamato Antonio Meucci il vero e unico inventore del telefono.

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