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Jerzu, ad aprile torna la grande boxe in Ogliastra. L’organizzatore Cristiano Puddu si racconta

La passione per la “nobile arte” accomuna Antonio Puddu e suo figlio Cristiano, che nel 2006 hanno dato vita alla società sportiva ASD Boxe Cannonau Jerzu. L’amore per questo sport, è nato sui ring della Lombardia nei primi anni ’70, dove un giovane Antonio Puddu classe ‘55, da emigrato, si appassionò al pugilato, e in breve tempo si aggiudicò il titolo di Campione Regionale Lombardo nel torneo Primi Pugni, categoria peso Gallo.

Un talento, Puddu, che conseguì il terzo posto nei Campionati Italiani, e che in seguito venne selezionato dalla prestigiosa SMEF di Orvieto, la Scuola Militare di Educazione Fisica dove fu chiamato a svolgere la naja.

Una carriera pugilistica di ottimo livello, quella di Antonio, che può vantare uno score di oltre 30 incontri (14 vittorie prima del limite), la maggior parte tutti da dilettante di prima serie, con le sconfitte che appena si contano in una mano e avversari che parteciparono ai Mondiali come Menciassi e coriacei come Bona e Cumali.

Un “figlio d’arte”, Cristiano, che fin da giovanissimo coltivò la passione per questo bellissimo sport, arrivando a salire sul ring da dilettante per ben 12 volte, nella categoria di peso Mosca e Mini-Mosca, diventando una “promessa” della boxe isolana. Cristiano si trovò però a dover interrompere la carriera sportiva a causa degli impegni universitari, che lo hanno portato a diventare un Biologo Nutrizionista.

Lo abbiamo incontrato e intervistato rispetto alla prossima manifestazione pugilistica internazionale organizzata dalla palestra di boxe jerzese, che si terrà il 6 aprile. 

Come è nata la decisione di organizzare questa manifestazione sportiva?

La passione per questo bellissimo, quanto difficile, sport. Il sentimento che ha spinto me e mio padre, a creare l’associazione sportiva a Jerzu, a seguire la palestra con i giovani che si sono avvicinati in questi anni, e l’orgoglio di riportare incontri di pugilato, di buon livello, in Ogliastra.

Quando è maturata l’idea?

A novembre dello scorso anno, più o meno, quando io e mio padre abbiamo presenziato ad un incontro tra professionisti a Cagliari, abbiamo notato il talento di Calogero Galici. Quel giorno l’atleta chiese a mio padre di assisterlo all’angolo, e ci impressionarono i colpi e la tecnica di questo ventinovenne, che nonostante la sconfitta ( purtroppo non si era potuto preparare al meglio fisicamente per il combattimento, ndr)  aveva portato a termine un buon incontro. In seguito abbiamo parlato e Galici ha espresso il suo desiderio di affrontare altri incontri in Sardegna. Oggi è un tesserato della nostra associazione di boxe.

Chi è Calogero Galici e quale è stato fino ad oggi il suo profilo sportivo?

Galici è un ragazzo siciliano, con oltre 60 incontri da dilettante e 12 incontri da professionista alle spalle. Si è formato pugilisticamente a Gorizia, dove è stato seguito dal famoso maestro Tricarico. Ma la morte del suo allenatore, dopo i primi ottimi quattro incontri tra professionisti, lo ha lasciato senza una guida esperta. Noi contiamo di portarlo tra qualche tempo a potersi giocare il campionato italiano. Per ora combatterà nella categoria di peso Super Piuma, per poi esprimere tutto il suo potenziale in quella di Super Gallo. Inoltre abbiamo scoperto essere parente del grande campione dei Welter Efisio Galici (uno dei migliori pugili sardi di sempre) e chissà se questo binomio Galici-Sardegna, non porti bene per il futuro.

L’organizzazione della manifestazione è stata complessa?

Sicuramente, abbiamo affrontato molti sacrifici, e abbiamo dedicato molto del nostro tempo a risolvere questione logistiche. Dobbiamo ringraziare il Comune di Jerzu e tutti coloro che ci hanno sostenuto.  Voglio menzionare a tal proposito la Cantina Sociale di Jerzu, gli imprenditori Antonello Orrù e Adriano Corgiolu. La nostra stima e riconoscenza va anche ai più piccoli sponsor, determinanti per la riuscita di una riunione pugilistica di questo calibro. Inoltre il nostro pugile negli ultimi mesi, nonostante viva a Gorizia, ha dovuto presenziare agli allenamenti in Sardegna, almeno una decina di giorni al mese. Cura la forza e la resistenza in Friuli, poi a Cagliari ( dove come punto di riferimento abbiamo la palestra King George) incrocia i guantoni con il pugile Rubino e il maestro Franco Lilliu, ex pugile professionista. A Jerzu si allena invece per le passate e la tecnica.

Puoi darci qualche informazione tecnica sulla manifestazione di aprile?

Sarà una riunione di buon livello tecnico: Galici affronterà il pugile bulgaro Slavchev, molto esperto, che ha combattuto diverse volte in Italia. Per quanto riguarda gli incontri Dilettanti Prima Serie ci sarà una sfida Sardegna contro Puglia. Saliranno sul ring i pugili più quotati del Sud Sardegna: Rubino e Pranteddu, che affronteranno rispettivamente i pugliesi Maffei e Sanseverino. A seguire ci saranno altri incontri fra pugili sardi.

Chiudiamo con un’ultima domanda: auspici per la boxe ogliastrina e isolana in futuro?

La speranza è quella di riportare la boxe a buoni livelli, proponendo qualche talento interessante. Per i prossimi anni, abbiamo un obiettivo ben preciso, come suddetto: portare Galici a contendersi la cintura del titolo italiano di categoria. Sarebbe un sogno allestire all’interno della Cantina Sociale di Jerzu il ring di un evento del genere. Inoltre, speriamo di allenare giovani ogliastrini in grado di poter arrivare a buoni livelli in questo sport.

Un bel segnale per la boxe, grazie alla passione e la tradizione sportiva della famiglia Puddu, ma anche per tutto il mondo sportivo ogliastrino, in questi tempi di grandi difficoltà.  Perché lo sport da sempre, non forgia solo il fisico, ma forma la mente dei giovani, preparandoli ad affrontare la vita.

 

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