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Cardedu. Ieri la presentazione di “Donne sarde, sensibilità primitive”: donne al centro con il libro di Gisella Rubiu

Grande presenza e partecipazione ieri all’incontro per la presentazione del libro di Gisella Rubiu “Donne sarde, sensibilità primitive” tenutosi a Cardedu. L’aula Consiliare era allietata, per l’occasione, da qualche fiore giallo e da colorati manifesti sulla celebre giornata dell’8 marzo, disposti in evidenza dalle organizzatrici, la presidente della Pro Loco Patrizia Boi, Carmina Lorrai e qualche consigliera comunale.

Apre i lavori la presidente della Pro Loco, ringraziando i presenti per la partecipazione a una giornata caratterizzata da un’importante tematica che vede unite le donne di tutto il mondo. Dà quindi la parola all’autrice del libro “Donne Sarde sensibilità primitive”, Gisella Rubiu, la quale si sofferma sulla grandezza delle donne sarde che, con le loro sensibilità sul piano lavorativo, lavorando i prodotti della terra, hanno stabilito il valore della qualità del cibo e del gusto.

La Rubiu parla del forte legame tra cibo-salute-benessere e dell’importanza della valorizzazione del cibo locale e di stagione. Intorno al cibo, infatti, come spiega, si assemblavano gli incontri che portavano alla socializzazione tra amici e conoscenti per le occasioni lavorative o festive. Il cibo e la buona tavola erano i cardini della tradizione festiva, sacralizzati dal mangiare insieme le cose di sempre: culurgiones, pani tipici e tanti ortaggi a km zero. L’argomento principale? Le donne viste come artefici della conservazione e della trasmissione dei fattori della longevità: buona alimentazione e corretto stile di vita. Si evidenzia, durante l’incontro, che tutto da questo ci si sta discostando troppo.

Tra gli interventi, importante quello di una giovanissima imprenditrice agricola, Fabiola Dettori, con la passione per la produzione biologica. L’imprenditrice ogliastrina evidenzia come lavorando in questa direzione non susciti attenzione e abbastanza interesse da quelle istituzioni che tanto parlano di longevità e attrazione turistica attraverso la sana alimentazione dei Sardi. Servirebbe, questo emerge, un percorso di miglior valorizzazione nei confronti dei prodotti agricoli.

Altro intervento interessante, quello di Patrizia Ferreli, candidata al recente consiglio regionale. La donna rileva il fatto che l’Ogliastra, al centro dell’attenzione in tutto il mondo come BLU ZONE, non è certo un esempio di adeguato sviluppo. Si dovrebbero fare investimenti consistenti nel settore agricolo per la formazione dei giovani imprenditori, questo dice.

A fine discussione, le donne tra inviti e sorrisi mettono in risalto l’importanza delle donne sarde per l’eredità lasciata rammaricandosi del fatto che le nuove generazioni non siano in grado di seguirla.

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