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(Video) Sono partiti stamattina gli 8 atleti sardi di Special Olympics, destinazione: i mondiali ad Abu Dhabi

“Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze”, questo è il loro motto e stamattina prima della partenza gli atleti l’hanno letto. Nella sala conferenze dell’aeroporto di Elmas, i ragazzi speciali, affetti da disabilità intellettive, accompagnati dai loro partner sportivi, hanno salutato tutti prima della partenza per un viaggio lungo ed emozionante: torneranno solo il 22 marzo, e qualunque sia il risultato che metteranno in valigia, ciò che conta sarà l’esperienza. Porteranno in alto i colori del nostro Paese, dell’Italia e della Sardegna e saranno protagonisti di una grande rivoluzione di prospettiva che, attraverso lo sport, toccherà temi fondamentali del nostro tempo come l’accettazione di tutte le diversità e la piena inclusione.

Mirko Flore di Dorgali, Fabrizio Marruncheddu di Monserrato, sono stati selezionati nella nazionale di calcio a 5. Alessandro Angelotti di Sassari gareggerà nel nuoto, mentre Lorenzo Congiu di Maracalagonis competerà nella ginnastica. Michael Mulas e Alessio Sabiu di Carbonia, Matteo Vacca di Settimo San Pietro, Emmanuele Trincas di Cagliari vestiranno i colori azzurri nel Calcio a 7. Faranno parte della delegazione italiana composta da 115 Atleti, anche Andrea Siddi tecnico nazionale del calcio a 5 e Paola Soddu responsabile medico dell’intera delegazione. Dopo Los Angeles 2015, sarà la capitale degli Emirati Arabi ad ospitare oltre 7500 Atleti provenienti da 190 paesi, affiancati da 2500 tecnici e 20000 volontari, confrontandosi nelle 24 discipline olimpiche. Oggi e domani i ragazzi incontreranno le personalità istituzionali più importanti della capitale e in serata partiranno per Dubai dove trascorreranno quattro giorni per familiarizzare coi compagni di squadra provenienti dal resto d’Italia.

La giornata di oggi era molto attesa, gli atleti sardi sono stati selezionati un anno fa e da allora hanno fatto il conto alla rovescia, c’è chi come Fabrizio ha preparato le valigie 2 mesi fa. Tutta la Sardegna farà il tifo per loro, ma quello che conta in questa grande avventura non è il risultato anche se vincere un oro sarebbe meraviglioso. Quello che conta e raggiungere l’inclusione, partire senza i propri familiari, e assaporare la soddisfazione di farcela da soli. Come ha affermato Andrea Siddi, il tecnico della nazionale di calcio a 5, al momento conclusivo dei saluti: «Queste occasioni sono sempre più numerose. Ci sono tanti giovani speciali che ora sono a casa e magari tra uno o due anni parteciperanno anche loro a uno a di questi eventi, fino a qualche tempo fa neanche quelli che oggi sono qui potevano immaginare che avrebbero partecipato ai mondiali». In bocca al lupo quindi a tutti i ragazzi sardi !

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