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(FOTO) Numeri importanti per il Carnevale di Ilbono: ieri in piazza storia e maschere di un antico rito

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Si è svolto ieri sera l’antico carnevale di Ilbono, una manifestazione dal forte potere evocativo, con le sue antiche maschere, i ritmi dei Tumborni per le vie del centro storico, l’antico rituale millenario dell’argia e il processo a su Maymone nella piazza principale.

Il Carnevale del piccolo paese ogliastrino ha origini remote. Dopo la Grande Guerra la festa del Carnevale andò in progressivo declino, probabilmente a causa delle difficoltà economiche nel dopoguerra. Nel 1946 invece, all’indomani della seconda guerra mondiale, si formò “s’obreria de is Grassiasa”, di cui facevano parte principalmente i ragazzi della leva del 1924. I soci assunsero l’impegno di organizzare anche il Carnevale e riproposero con rinnovato entusiasmo l’antica manifestazione. Le figure centrali del carnevale ilbonese erano s’Ursu e su Maimone.

S’Ursu era una maschera zoomorfa identificata con la figura dell’orso, che sebbene non appartenga alla fauna tipica della Sardegna, è un elemento che ricorre spesso nelle maschere isolane. S’Urzu era personificato da un uomo che indossava una pelle d’asino o di montone, completa di testa, orecchie e coda. In vita portava una lunga catena che serviva per trattenere la sua aggressività e nel corso della sfilata terrorizzava la gente.

Su Maimone era invece un fantoccio con la testa di zucca sulla quale venivano disegnati i tratti somatici di occhi naso e bocca. Portava un grande cappello, un fucile a tracolla e delle cartucce in vita. Nel suo corpo vi era una grossa botte nella quale veniva versato del vino. Il fantoccio veniva sistemato con le braccia aperte sopra un asino e a tarda serata, veniva processato nella pubblica piazza alla presenza di un giudice, di testimoni, accusatori e difensori, e infine veniva condannato e bruciato sul rogo.

Altre figure del carnevale tradizionale di Ilbono erano sa Filonjana (maschera con l’aspetto di una bonaria vecchietta vestita di stracci e con uno scialle nero e filava la lana con un fuso in mano), Is Carottes (uomini che si vestivano in modo diverso: col viso coperto da una maschera e con il corpo rivestito da stracci vecchi o da pelli di pecora. Alcuni di loro portavano dei bastoni), Su Sonaju (maschera molto rumorosa a causa dei campanacci, “is pittaoloso”, che portava sulle spalle e che agitava mentre si muoveva) e su Orruinosu (personaggio malandato che vestito da stracci scuri e che nel suo peregrinare fra la gente, chiedeva l’elemosina). 

 

Le immagini più belle del carnevale ilbonese nella gallery di Maria Lidia Contu:

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