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Autocisterna bruciata, parla la vittima dell’agguato: «Ho avuto paura»

Foto: Ansa

È impossibile per Leonardo Falchi, 55enne di Tirralba, togliersi dalla testa l’autocisterna che brucia.

Il 26 febbraio due uomini armati hanno fermato l’autotrasportatore presso “Su Campittu” – tra le province di Nuoro e Sassari – e, dopo averlo fatto scendere, hanno appiccato le fiamme all’autocisterna contenente latte.

«Certo che ho avuto paura, sfido chiunque a non averne con due pistole puntate in faccia» ha dichiarato, come riporta La Nuova Sardegna, l’uomo, padre di due figli. «In queste ore ci ho riflettuto a lungo, ho pensato e ripensato a quella scena. Ho un grande dolore dentro, hanno colpito un lavoratore umile e gli hanno tolto la cosa più importante che aveva dopo la famiglia. Non capisco quell’esplosione di violenza, non ha giustificazione. Ma io devo e voglio tornare al lavoro. Ci sono da ragazzino sui camion e appena ne avrò uno ricomincio. Voglio fare solo il mio lavoro».

Non sono state poche le manifestazioni di solidarietà.

Le migliaia di pastori che hanno aderito alla protesta pacifica tesa al riconoscimento dei propri diritti economici condannano con fermezza e decisione il vile atto incendiario compiuto da insani balordi ai danni di un povero lavoratore, con il chiaro intento di turbare le trattative tra le parti della vertenza, già di per sé complesse” ha scritto l’allevatore di Orune Nenneddu Sanna sul suo profilo social. “Gli stessi hanno deciso unanimamente di concorrere, ognuno per la propria parte che consisterà in 100 litri di latte, all’acquisto immediato del mezzo di trasporto oggetto di attentato, consci dell’ importanza, in questa fase, della necessaria serenità degli animi e del ripristino dell’ attività lavorativa della vittima innocente”.

Anche Coldiretti si è detta vicina al lavoratore: «Siamo vicini al camionista che ha perso il camion – evidenzia il direttivo di Coldiretti Sardegna che già ieri ha stigmatizzato l’accaduto – e come Organizzazione sensibilizziamo i nostri soci e tutti i cittadini a dare un contributo, ognuno secondo le proprie possibilità, affinché possa riacquistare il mezzo che gli consentirà di lavorare. Questo atto vile ha colpito tutti, pastori e Sardegna, per questo dobbiamo reagire insieme e aiutare chi ne ha subito i danni materiali».

La donazione si può fare direttamente al camionista, al suo conto corrente della filiale del Banco di Sardegna di Thiesi. Questo l’Iban: IT21H0101585090000000001091.

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