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Bimbo nero definito “brutto” e messo in un angolo. Le parole del maestro: «Attività per integrazione»

Non un esperimento sociale, come si ipotizzava ieri, ma un’attività per l’integrazione “finalizzata a far prendere coscienza agli studenti del concetto di differenza razziale e di discriminazione”.

Il maestro di Foligno che ha messo in un angolo e di spalle – in modo che gli altri non fossero “costretti” a guardarlo – un alunno nero dopo aver detto agli altri «Guardate quanto è brutto» si è giustificato così.

Un “malinteso”, questo sarebbe stato e lui, come riporta Ansa, “porge le sue scuse ai genitori dell’alunno coinvolto e in generale ai genitori dell’intera classe”.

Il suo avvocato ha poi detto ad Ansa che il suo assistito“può essere qualificato come il simmetrico opposto rispetto al concetto di razzismo e questo viene dimostrato sia dalla sua personalità sia dai sui trascorsi, i suoi studi e dalla sua sensibilità”.

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