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Regionali 2019: le interviste ai candidati ogliastrini. Parla Patrizia Ferreli ( Zedda Presidente)

 

Domenica 24 febbraio i cittadini sardi saranno chiamati ad eleggere il Presidente della regione e il Consiglio regionale. La Sardegna è una delle sei regioni italiane che in questo 2019 sarà chiamata alle urne, insieme insieme ad Abruzzo, Calabria, Piemonte, Emilia Romagna e Basilicata. In Ogliastra, da settimane, la campagna elettorale si è fatta infuocata. Noi di Vistanet cercheremo di dare spazio ai candidati ogliastrini di tutte le coalizioni, sottoponendo loro la medesima griglia di domande.

Oggi ci confrontiamo con Patrizia Ferreli, 52enne lanuseina. Impiegata all’INPS, precedentemente consigliera provinciale, candidata con Massimo Zedda per il Partito Democratico.

Partiamo dalla sua decisione di candidarsi. Cosa l’ha convinta a mettersi in gioco e a pensare di mettersi al servizio della comunità? Che valore aggiunto pensa di poter dare, nel caso in cui dovesse essere eletto consigliere, alla qualità della vita degli ogliastrini?

La scelta di candidarmi per me è stata determinata dal desiderio di mettermi a disposizione del mio territorio e della mia gente.

La politica e in particolar modo la sinistra devono riappropriarsi del ruolo di meditrici tra le istituzioni e i bisogni delle persone, in particolar modo dei più deboli.

L’esperienza in Consiglio Provinciale e il lavoro all’INPS mi hanno consentito di avere un’ampia visione del territorio ogliastrino tale da considerarlo come un’unica grande realtà non divisa da sterili campanilismi ma unita dalle problematiche e dalle necessità di risposte a diversi livelli.

Trasporti e infrastrutture: sono una spina nel fianco dell’Isola. Solo solo in Ogliastra abbiamo: un aeroporto chiuso dal 2011, che nei tempi d’oro ha fatto atterrare oltre 50mila persone in Ogliastra. Poi un porto, quello di Arbatax, che vede attraccare sempre meno navi e poi una strada, la nuova 125 Orientale Sarda che ancora non è compiuta nonostante l’inaugurazione di un primo tratto nel lontano 2002. Quali soluzioni per l’Ogliastra?

Bisogna sciogliere ogni dubbio , sulla necessità di completare in tempi rapidissimi la rete viaria (125), completare e e riclassificare il porto di Arbatax, cruciale porta turistica dell’Ogliastra e migliorare i trasporti interni, non solo terrestri, attivare la continuita’ territorial sul modello Corso. Infine, per l’Ogliastra avere un aereoporto di collegamento internazionale, nazionale e locale, nei mesi estivi è di vitale importanza non solo per il settore turistico, ma per tutti quelli ad esso collegati (agroalimentare, artigianato e comercio).

Quella della mancanza di lavoro è una priorità assoluta da affrontare: è da qui che si prendono le misure di una vera democrazia. Qual è la sua ricetta per combattere la precarietà, il ricatto del bisogno?

Tre sono i pilastri dell’economia Sarda che possono sviluppare lavoro nell’Isola seguendo la vocazione naturale e usufruendo di un territorio tra i pochi nel mondo: Turismo, Pastorizia e agricoltura. Questi tre pilastri fanno da traino agli altri settori, altrettanto indispensabili, come commercio, artigianato e impresa. Il Turismo si sviluppa attraverso il Prodotto turistico che si compone di tre elementi : ambiente, servizi, attrattori. I singoli elementi da soli non funzionano ma uniti formano appunto il Prodotto turistico che può essere promosso nel mondo. L’ambiente è quello che abbiamo avuto in dono noi Sardi e può essere paragonato, per integrità del territorio, bellezze naturali e qualità della vita, ai migliori posti del Pianeta.

I servizi devono essere spinti verso l’eccellenza, poichè siamo in competizione con il mondo intero. Gli attrattori (mare, ferrovia turistica, sentieri escursionistici, vie ferrate, pareti attrezzate, bike), devono essere potenziati per allungare la stagione turistica nei mesi spalla (marzo, aprile , maggio e settembre, ottobre). Il mondo agro pastorale, strettamente legato al settore turistico, specie nella filiera alimentare deve essere accompagnato da politiche di sostegno e soprattutto di formazione, perchè anche in questo campo la competizione è globale e la Regione Sardegna, attraverso gli strumenti di cui è dotata deve valorizzare l’intero comparto. Il settore dell’impresa e dell’artigianato, vista la problematica legata all’insularità, necessità delle stesse attenzioni. La valorizzazione dei tre pilastri fondamentali dell’economia Sarda, sarà di grande aiuto al settore del commercio, che attualmente è in una fase asfittica.

Cosa pensa della riforma sanitaria? Quali azioni intende compiere nello specifico rispetto alla situazione del nosocomio lanuseino?

Avevamo in Ogliastra un Sistema sanitario efficiente e in equilibrio economico, messo in discussione dalla riforma sanitaria. Non vi è altra soluzione se non quella di ripristinare l’autonomia economica e decisionale della sanità ogliastrina, visto che in tanti anni l’Ogliastra ha dimostrato di saper amministrare con efficienza ed efficacia il settore sanitario.

Quali sono, a suo avviso, le altre emergenze da fronteggiare subito per quanto riguarda l’Ogliastra?

Snellire la burocrazia che blocca l’accesso a progetti e finanziamenti alle aziende esistenti e in fase di attivazione.

Lo spopolamento delle zone interne.

Permettere ai nostri giovani di farsi le ossa nella nostra Isola e di poterci restare per costruire qui un futuro sembra una delle maggiori sfide che la Regione dovrà affrontare. Come pensa di riuscirci?

Il future della nostra Isola e dell’Ogliastra è racchiuso in questa domanda. La politica deve investire sulle potenzialità dei giovani, e sulle loro capacità innovative. Si devono creare dei canali preferenziali per accedere al credito in modo tale da valorizzare Start up che creino economie dinamiche e consentano alle nostre giovani menti non solo di rimanere ma anche di ritornare qualora siano partiti.

Le donne devono entrare a pieno titolo nell’economia e nelle istituzioni, per ragioni di giustizia, di equità sociale, ma soprattutto per garantire un reale sviluppo alla Sardegna. Quali sono le azioni che intende portare avanti per sostenerle?

In quanto candidate donna ho particolarmente caro questo tema! La società chiede alle donne sforzi enormi, ma a parità di impegno gli uomini ottengono più gratificazioni e raggiungono più facilmente gli obiettivi. In Sardegna c’è un risveglio positive infatti abbiamo registrato il 10% in più dell’imprenditoria femminile per il 2018. Quindi dobbiamo potenziare gli aiuti alle imprenditrici che intendono aprire nuove attività e aumentare le strutture di accoglienza per bambini, in modo tale che le madri lavoratrici siano più libere di dedicarsi e realizzarsi, oltre che nella famiglia anche nel lavoro.

Parliamo di fasi attuative. Quali saranno?

Creare una rete fra le diverse compagini, rivitalizzando le unioni dei comuni stimolandole a collaborare fra loro. Come ho appreso dalla mia esperienza in Provincia diventa essenziale la programmazione sovra comunale e sinergica fra regione e territorio. Potenziare le scuole di ogni ordine e grado, perchè senza un Sistema scolastico adeguato non si formano correttamente I cittadini del domani.

 

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