L’illuminazione pubblica è stato uno dei primi e urgenti problemi affrontati dall’Amministrazione Comunale di Bari Sardo sin dal suo insediamento. La fase di emergenze, fanno sapere dall’Amministrazione, è stata superata benché ancora rimangano delle carenze che verranno risolte entro qualche mese.

Il bilancio. In tutto il paese, sono presenti circa 1200 corpi illuminanti. Considerato il risparmio energetico delle nuove istallazioni, le casse comunali risparmieranno circa 50mila euro l’anno per poco meno di una decina d’anni (a fronte di una spesa iniziale di 100mila euro).

Elenco dei lavori.

Interventi in Via Silvio Pellico, dicembre 2017: fornitura circa 6000 euro, lavori per 3300 euro (risparmio annuale del 75%).

Interventi in Via Cagliari, estate 2018: lavori per 25mila euro (risparmio annuale dell’80%).

Interventi in Via Mare, maggio 2018: lavori per circa 1300euro; interventi in Via della Torre, giugno 2018: risparmio dell’85%.

Installazione proiettori parcheggi a mare, luglio 2018; interventi campo sportivo, gennaio 2019: fornitura per poco meno di 30mila euro, lavori per circa 6650euro (risparmio del 60%).

Interventi di sostituzione armature stradali in varie vie del centro (in itinere): circa 14mila euro. ci sarà un risparmio del 75%.

Si è poi provveduto all’adeguamento dell’impianto di illuminazione pubblica – con corpi illuminanti a led – della nascente zona artigianale.

«Successivamente alla eliminazione di tutte le carenze dell’impianto di illuminazione pubblica occorrerà concentrarsi sul potenziamento degli impianti fotovoltaici. L’obbiettivo da perseguire è quello della auto-sufficienza energetica» sono le parole del primo cittadino, Ivan Mameli. «Vorrei ringraziare la popolazione per la pazienza dimostrata e laddove persistono situazioni di precarietà vi posso assicurare che stiamo intervenendo, stiamo tenendo conto di tante esigenze. Ringrazio anche l’ex Assessore ai lavori pubblici Alessio Pischedda, l’Ufficio Tecnico e a chi materialmente ha effettuato i lavori. La squadra funziona bene quando c’è collaborazione e si persegue un obbiettivo comune. Continuiamo a rimboccarci le maniche e avanti così!»

Articolo di Stefania Lapenna

Elia Mulargia ha una grande passione per il cibo che più ci invidiano in tutto il mondo: la pizza. Lavora come pizzaiolo in una pizzeria di Siniscola. Ma c’è di più: ha creato, per la prima volta in Sardegna, la prima pizza 100% biologica, preparata con soli prodotti a km 0, raccolti direttamente da un terreno nelle pianure della Baronia.

Olio, pomodori, origano, grano, tutti piantati, coltivati e poi raccolti da lui. E la mozzarellaviene prodotta dal latte delle sue mucche, con pochi ma genuini ingredienti. Il metodo con cui prepara il sale fino, poi, è del tutto originale : «Prendo l’acqua da Capo Comino, la micro filtro e,  mediante un processo di evaporazione ottengo i cristalli», spiega in un video su Youtube.

Dunque una pizza del tutto naturale, sana, digeribilissima e sarda al 100%. «Ho seguito tutti i processi della filiera, dalla a alla z. Non ho mai usato agenti chimici, erbicidi, fertilizzanti, pesticidi, ogm – precisa a Vistanet – Inoltre, chi ha una leggera intolleranza al glutine, può stare tranquillo: la percentuale, infatti, non supera il 7%».

E i clienti della pizzeria dove lavora, apprezzano molto. «Assolutamente sì – ci conferma – Apprezzano la qualità dei prodotti». Qualità e bontà che vanno di pari passo. In futuro? «Mi piacerebbe aprire una pizzeria mia. Vedremo, non si sa mai». Qui sotto, il video in cui Elia Mulargia spiega il processo che conduce alla creazione della pizza 100% biologica.