L’inviato Gabriele Russo del TGR in diretta questa mattina dall’aeroporto di Tortolì.
Si è parlato di collegamenti, viabilità e aeroporto nel focus mattutino di Buongiorno Regione, di un territorio che sembra talvolta un’isola nell’isola.
La situazione. Un aeroporto chiuso dal 2011, che nei tempi d’oro fece atterrare oltre 50mila persone in Ogliastra. Poi un porto, quello di Arbatax, che vede attraccare sempre meno navi e poi una strada, la nuova 125 Orientale Sarda che ancora non è compiuta nonostante l’inaugurazione di un primo tratto nel lontano 2002. Però qualcosa pare muoversi: ci sono manifestazioni di interesse per lo scalo aeroportuale ogliastrino e ci sono buone notizie sui tre lotti mancanti nella nuova SS 125.
Dopo otto anni dall’ultimo atterraggio ci sono novità, lo scalo torna a fare parlare di sè, qualcosa si muove. Giacomo Usai, vice presidente del Consorzio Industriale ogliastrino ha affermato ai microfoni del TGR: “C’è un interesse per lo scalo grazie all’attività di promozione da parte del Consorzio, che ha bandito quattro gare negli ultimi tre anni, alla ricerca di soggetti interessati alla gestione o all’acquisto delle quote. Per ora abbiamo quattro interlocutori con cui trattiamo la cessione delle quote e il Consorzio sta proponendo anche un azionariato diffuso, in modo tale da riunire le diverse quote, con il Consorzio incluso in un primo momento. Un gruppo svedese nel mentre si è fatto avanti per attività di minor rilievo, cioè attività di scuole di volo. Con queste puntiamo a rilanciare la struttura e promuovere il territorio. Ci fa piacere aprire a questa nuova fetta di mercato. A metà febbraio dovrebbero partire”.
Se ne è parlato anche con gli imprenditori ogliastrini, che con infrastrutture migliori potranno costruire un futuro per l’Ogliastra. Franco Ammendola, Luciana Carta e Rocco Meloni hanno fatto sentire la propria voce. «Siamo molto interessati al rilancio delle infrastrutture – ha affermato Rocco Meloni – Siamo molto attenti a queste tematiche perchè sappiamo che su tre vacanzieri che arrivano in Sardegna, due lo fanno in aereo. Disposti anche a investire denaro, nell’ottica dello sviluppo sono fondamentali porto e aeroporto. Vorremmo essere presenti nel tavolo delle trattative, vorremmo delle quote. Il territorio sente suo l’aeroporto e come imprenditori ci siamo, collaborativi e critici».
