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Bimbo caduto nel pozzo, minatori a due metri da Julen. Si spera di trovarlo vivo

Più ci si avvicina al punto in cui dovrebbe esserci Julen, il bimbo caduto nel pozzo artesiano profondo più di 100 metri nei pressi di Malaga, e più aumentano le difficoltà.

Due settimane ma scavi che normalmente si fanno in tre mesi, come riporta Il Messaggero. Si lavora con la massima velocità anche se più passa il tempo e più le speranze di trovarlo vivo si affievoliscono.

L’intera Spagna conforta i genitori. I minatori, per evitare cedimenti, scavano con le mani in quello che è uno spazio angusto, senza illuminazione e con i respiratori ad ossigeno. Ogni turno è estenuante.

È stato scavato un tunnel parallelo a quello in cui si trova il bambino, non restava altro che scavare il varco verso di lui. Ma anche qui ci sono stati problemi: è stato necessario ricorrere alle micro cariche esplosive.

Nessuno conosce le condizioni del bambino: non è stato possibile far arrivare fino a lui la sonda a causa di una frana.

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