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Jerzu in festa per i 100 anni di Ida Mereu, la maestra di generazioni di bambini

 

 

 

Nel piccolo paesino all’ombra dei tacchi un’altra signora varca oggi il traguardo dei cento anni. Ida Mereu, storica maestra di generazioni di bambini, la dinamica signora conosciuta da tutti col nome di signorina Lillotta compie oggi un secolo di vita. Nasce a Jerzu il 22 gennaio di cento anni fa da una famiglia della borghesia jerzese.

La madre, Amalia Demurtas, era sorella di Amerigo Demurtas, tenente medico jerzese (al quale è intitolata la scuola elementare), morto drammaticamente il 23 ottobre del 1911 nella battaglia di Hènni (Sciara el Sciat). Il padre, Franceschino Mereu, padrone dello storico Mulino di Canna, era figlio di Salvatore Mereu, appartenente al partito di Nicolò Businco.

Ida è l’ultima di quattro sorelle, Maria, Nelia e Titti Mereu, moglie di Piero Balzano, storico pediatra d’Ogliastra. Maria Lai, la celebre artista ulassese, era sua cugina. Ida completa i suoi studi a Cagliari e diventa insegnante della scuola dell’infanzia, lavoro e missione che porterà avanti per 45 anni, diventando la maestra di generazioni di bambini fino ai primi anni 80. La scuola non è stata la sua unica passione, signorina Lillotta ha preso parte anche alla vita religiosa del paese. Socia storica dell’Azione Cattolica fin dai tempi del Canonico Carta, è oggi la più anziana tesserata di Jerzu e forse della diocesi ogliastrina. In passato fu inoltre socia della Pia Unione Cuore Immacolato di Maria fondata da Agostina Demuro a Bari Sardo.

Di carattere allegro e solare, è stata per tanto tempo una persona dinamica e socievole. Fino a pochi anni fa la si poteva incontrare spesso per il corso storico del paese mentre lo percorreva col suo tipico passo svelto oppure la si poteva trovare in chiesa, dove spesso leggeva dal pulpito le letture della messa. Pare che negli ultimi anni avesse il vezzo ironico di invertire le cifre degli anni da lei compiuti. Forse era questo il suo elisir di lunga vita, un pizzico di buonumore e tanto dinamismo. Anche oggi che la vista e le forze non la sorreggono più come prima non manca mai di fare un saluto cordiale a chi la incontra, magari per augurare a tutti lo stesso traguardo di vita da lei raggiunto.

 

 

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