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Giovane morto a Buddusò: dall’autopsia la verità sulla morte di Diego Baltolu

Sarà l’autopsia a fornire agli inquirenti maggiori e più rilevanti informazioni sulla morte di Diego Baltolu,  giovane di Alà dei Sardi trovato ieri riverso a terra a Buddusò davanti alla casa della fidanzata.

Il giovane sarebbe morto a causa di un colpo di pistola al petto. La fidanzata lo avrebbe trovato così intorno alle 2 di notte. I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Sassari e quelli della compagnia di Ozieri stanno interrogando diverse persone ma fin d’ora nessuno pare abbia visto nulla.

Si attenono quindi i dettagli dell’autopsia che sarà eseguita lunedì nel Dipartimento di Patologia forense dell’Università di Sassari dal medico legale Salvatore Lorenzoni. Dettagli che appaiono sempre più necessari dal momento che il medico legale non è riuscito ad indicare la stessa ora della morte; al loro arrivo sul posto, infatti, gli operatori del 118 hanno steso sul corpo del giovane una coperta termica, che ha tenuto il corpo al caldo, facendo così fluttuare l’ora del decesso fra mezzanotte e le due del mattino. Un tempo lunghissimo senza che nessuno intervenisse o si accorgesse di nulla e sul quale appunto si indaga.

Dall’autopsia dovrebbero arrivare indizi sull’effettivo omicidio o suicidio del giovane, ipotesi quest’ultima che non è stata ancora scartata dagli inquirenti ma che appare poco plausibile. La pistola con matricola abrasa, trovata nei pressi del corpo, infatti, sarebbe potuta appartenere al giovane.

Le indagini si stanno concentrando sul passato di Baltolu, giovane attualmente disoccupato e fino a qualche tempo fa gestore di un bar. Si indaga anche sul passato del padre, Lucio Baltolu, 57 anni, in carcere per reati legati allo spaccio di droga e apparso nell’inchiesta della Dda di Cagliari sul traffico tra Campania e Sardegna. Secondo le indagini, l’uomo avrebbe avuto legami con la cosca scafatese che si era rivolta a lui per mettere a punto l’arrivo e la gestione della droga in Sardegna.

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