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Forestas, il Governo impugna la legge regionale. Sadirs: «Presto manifestazioni e scioperi»

Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge regionale con la quale 4179 dipendenti della Agenzia Forestas fino ad ora inquadratati come braccianti agricoli sarebbero confluiti nel comparto unico di contrattazione collettiva regionale. Per altri 6mila dipendenti il passaggio era già avvenuto. Secondo il Governo “alcune disposizioni in materia di personale eccedono dalla competenza statutaria e si discostano dalle norme contenute nella legislazione statale in materia di contrattazione collettiva”.

Riportiamo il comunicato ufficiale di Sadirs (Sindacato Autonomo Dipendenti Regione Sardegna):

“La legge votata a larghissima maggioranza dal Consiglio Regionale è, e resta, un risultato storico per l’agenzia Forestas e per il proprio personale: dipendenti pubblici che da vent’anni attendevano un contratto pubblico e soprattutto, interamente applicabile. Precari storici che da trent’anni attendevano certezze e progressioni professionali. Una bella pagina dell’Autonomia regionale quella che il Consiglio ha scritto il 14 novembre scorso, approvando la Legge Regionale n.43, era arrivata dopo lunghissimi approfondimenti iniziati a maggio 2016 come una soluzione condivisa, bipartisan, che non aggiunge costi al Sistema Regione ma rende omogenea la gestione di tutti i lavoratori operai,impiegati, funzionari e dirigenti della R.A.S. .

L’unica nota stonata è arrivata nei giorni scorsi dal Governo, che ha deciso l’impugnazione della Legge 43 sorprendendo tutti, con motivazioni che si stanno approfondendo: la preoccupazione principale riguarda, ancora una volta, i lavoratori precari (cosiddetti Semestali ) che proprio da dicembre grazie a questa Legge avevano visto avviare, immediatamente e per tutti, il processo di stabilizzazione con la storica firma di contratti a sette mesi, e la certezza di poterli firmare a 10 mesi già dal prossimo anno. In meno di un triennio, quindi, il problema del lavoro precario in Agenzia Forestas sarebbe stato risolto. Con l’impugnazione della Legge 43, il governo ha però attaccato l’impalcatura di questa riforma, creando il rischio concreto che i precari di Forestas non solo non saranno stabilizzati, ma non potranno essere più assunti dall’Agenzia.

Ieri a Nulvi, in una partecipata riunione che ha interessato i lavoratori dei cantieri dell’Anglona , si è discusso con preoccupazione sulle immediate conseguenze di questa impugnativa. I rappresentanti del più importante Sindacato dei lavoratori di Forestas hanno illustrato l’impugnativa del Governo, spiegando che questo NON CANCELLA LA LEGGE, che resta vigente, ma apre un conflitto Stato-Regione su cui dovrà pronunciarsi la Corte Costituzionale. Da un lato, quindi, emerge che il governo ha sposato puntualmente le tesi dei sindacati confederali dell’agro-industria, che appaiono più preoccupati di difendere il sistema degli enti previdenziali privati del settore piuttosto che il diritto dei lavoratori ad un contratto applicabile, dall’altro il parere della Consulta potrà definitivamente mettere la parola fine su una vicenda su cui fin troppi tribunali, e persino l’INPS, si sono già pronunciati in senso favorevole alla legge che si vorrebbe impugnare. Si preannunciano nuovi scioperi e manifestazioni a Cagliari, per chiedere al Consiglio regionale di rimediare prima della Campagna antincendio”.

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