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Doccia fredda per i lavoratori di Forestas: il governo impugna la legge regionale

La decisione era stata presa appena due mesi fa, si conosceva già la posizione del governo, ma la speranza era che da Roma cambiassero idea. Invece il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge regionale con la quale 4179 dipendenti della Agenzia Forestas fino ad ora inquadartati come braccianti agricoli sarebbero confluiti nel comparto unico di contrattazione collettiva regionale. Per altri 6mila dipendenti il passaggio era già avvenuto. Secondo il Governo “alcune disposizioni in materia di personale eccedono dalla competenza statutaria e si discostano dalle norme contenute nella legislazione statale in materia di contrattazione collettiva”.

«Un clamoroso autogol del Governo Lega-Psd’az e M5S che lede – attacca il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana– con questa impugnativa, non solo l’Autonomia della Sardegna ma i diritti di 6.000 lavoratori di Forestas e delle loro famiglie». Della stessa opinione il presidente del Consiglio Regionale, Ganau che definisce la decisione un atto gravissimo del Governo che a parole è a favore delle autonomie ma nei fatti svilisce il ruolo e la Specialità della Sardegna, e propone di opporsi con forza ad una scelta inaccettabile anche proponendo un ricorso alla Corte Costituzionale. Ora si dovrà attendere il giudizio definitivo della Corte Costituzionale ma si rischia rimanere intrappolati in una ulteriore fase di stallo, la decisione del Consiglio mette ora a rischio anche l’allungamento dei contratti degli operai semestrali.

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