Site icon www.vistanet.it

Buone notizie per il territorio. Sabatini: «Legge Finanziaria 2019: primi risultati per l’Ogliastra»

Mascia Cristian,©

«Abbiamo pensato ad una Legge di stabilità che avesse delle ricadute nel breve termine e riuscisse a dare risposte puntuali alle necessità più impellenti, attraverso provvedimenti legislativi ad hoc con un iter burocratico celere. Oggi i primi risultati per l’Ogliastra».

Il Presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale e rappresentante ogliastrino, on. Franco Sabatini, rende noti i primi risultati della Legge finanziaria di cui ha seguito l’intero processo formativo.

«Con la Legge di Stabilità 2019 (L.R. 28 dicembre 2018, n. 48) sono stati implementati i fondi stanziati dalla precedente Legge finanziaria regionale 2018 (L.R. n. 1/2018, art. 5, comma 15) destinati a soddisfare le richieste presentate dagli enti locali sulle opere pubbliche: si stratta di circa 51 milioni di euro complessivi, finalizzati a interventi di messa in sicurezza, manutenzione straordinaria, messa a norma, ammodernamento, adeguamento strutturale, completamento di infrastrutture e edifici pubblici. In Ogliastra sono stati individuati lavori che prevedono investimenti, a totale carico della Regione Sardegna, per un totale di circa 4.296.000 euro, ricadenti nei Comuni di Arzana, Bari Sardo, Cardedu, Gairo, Girasole, Loceri, Lotzorai, Perdasdefogu, Talana, Tertenia, Triei, Urzulei, Villagrande Strisaili. La dotazione finanziaria e l’elenco dei beneficiari è stato determinato con la Delibera della Giunta regionale del 15 gennaio 2019, n. 3/30, la quale ha definito il programma di spesa per la realizzazione, completamento, manutenzione straordinaria e messa a norma e in sicurezza, di opere pubbliche e infrastrutture di interesse comunale e sovracomunale. Con la Finanziaria regionale, è stata riservata la giusta attenzione alle esigenze dei Comuni sardi e alle richieste del nostro territorio mediante un piano straordinario per l’infrastrutturazione: le ricadute saranno notevoli, sia perché si andrà a intervenire su beni pubblici che necessitano di un intervento immediato e per i quali gli enti locali non dispongono di risorse, sia perché i lavori che verranno avviati creeranno occupazione e rimetteranno in moto l’economia dell’indotto legato all’edilizia».

Exit mobile version