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Ex Province da rifondare. Parla il Sindaco Mameli: «È arrivato il momento di affrontare le cose con più serietà»

Il sindaco di Bari Sardo Ivan Mameli ( foto Ivana Barrili)

Il sindaco di Bari Sardo Ivan Mameli ( foto Ivana Barrili)

Ex Province da restaurare, ex Province da non restaurare. Ma non solo, si parla incessantemente, nelle ultime settimane, anche di città metropolitane e non solo.

Anche l’Ogliastra – non più Provincia dal 2012 – è, ovviamente, in discussione.

I Sindaci Ogliastrini si schierano chi dalla parte del sì, chi dalla parte del no.

Riportiamo integralmente la posizione di Ivan Mameli, primo cittadino di Bari Sardo, che qualche giorno fa ha affidato il suo pensiero ai social.

«Siamo oramai agli sgoccioli, la maggioranza in Regione è al termine del suo mandato e come da tradizione ci sono i super saldi di fine stagione. Nomine, corsi-concorsi, fioccano gli open day e dulcis in fundu… province.
Facciamo un breve riassunto: martedì 8 il consiglio regionale ha iniziato ad esaminare le eventuali modifiche sulla legge di riorganizzazione degli enti locali. In particolar modo era in programma l’esame sulla re-introduzione della ex provincia della Gallura. L’occasione era ghiotta, al punto che tutte e 4 le ex province hanno chiesto a gran voce la re-introduzione. Gallura, Ogliastra, Medio Campidano e Sulcis-Iglesiente. Ma non basta, nel 2016 è stata istituita la Città metropolitana di Cagliari e questa è la volta buona per introdurre anche quella di Sassari (così dicono…).
Bene, a conti fatti, a detta del presidente della commissione Autonomie, Francesco Agus, si corre il rischio di avere “8 province, 2 Città metropolitane e sedici capoluoghi”. Un esercito di consiglieri, dirigenti, commissioni, per non parlare “dell’indotto” che gira attorno ai potenziali carrozzoni.
Ma cari contribuenti, caro popolo delle partite iva, non preoccupatevi, gli esperti moltiplicatori delle poltrone rassicurano. Pare che dopo l’Albero Azzurro di Dodò, abbiano inventato “l’Albero sempre verde provinciale”, una specie arborea selezionata in laboratorio da dove prendere tutte le risorse per sostenere la grande ammucchiata. Problema risolto, pertanto state tranquilli contribuenti, dopo la fattura elettronica arriverà per tutti noi la “fattura trasparente”, quella che non si vede ma si sente.
Le stesse persone che ieri ci dicevano che con i finanziamenti della Regione l’acqua di irrigazione arriverà sino alla piana di Pelau (Jerzu), passando per Bari Sardo, Ilbono e Cardedu. Gli stessi che a promesse hanno quasi terminato la 125, la 389 è in dirittura d’arrivo, il porto di Arbatax e il Consorzio Industriale stanno raggiungendo i livelli massimi di efficienza, la catastrofe della lingua blu non essendo imputabile agli imprenditori agricoli sarà indennizzata adeguatamente (3 euro a capo!!!) oggi ci rassicurano e ci convincono sulla essenzialità della moltiplicazione degli enti.
Ma c’è una cosa che ancora oggi mi sfugge. Io non ho ancora capito come funziona questo requisito della popolazione Ogliastrina. Giusto qualche mese fa, il Professore Piemontese Moirano ci diceva che era già tanto che l’Ospedale di Lanusei avesse tutti quei reparti e che il primo livello fosse un obbiettivo impossibile poiché “non avete i numeri”. Mentre oggi, improvvisamente, esistono i numeri per moltiplicare gli enti in tutta la Sardegna.
Bene, io credo che sia arrivato il momento di affrontare le cose con più serietà. E a tutti quelli che mi accusano di populismo (il termine più abusato negli ultimi tempi), vorrei dire che se oggi mi danno un foglio bianco sono pronto a scommettere i nomi dei potenziali candidati alla provincia nel caso in cui questa schizofrenia legislativa andasse in porto. Concedetemi giusto un margine di errore del 10%.
Ad ogni modo, io credo che la politica sia una passione che si esercita per una parentesi della vita e non per tutta la vita.
Concludo dicendo che fermo restando che mi auguro che il lume della ragione porti il Consiglio regionale ad abolire tutte le province in quanto enti di provata inutilità. Sono fiducioso sulla capacità autolesionistica del PD che in quanto a impallinamento tra correnti interne al partito non ci ha mai tradito.
Essendo rispettoso dell’altrui opinione chiederei rispetto della mia che, seppur scomoda, seppur isolata, rimane comunque la mia opinione.
La discussione tragicomica sulle province è rinviata a mercoledì prossimo. Buon fine settimana a tutti, a si biri!»

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