«La figlia di un Dio distratto» così venne definita Maria Lai la famosa artista sarda nata ad Ulassai, un piccolo centro posto a ridosso degli imponenti Tacchi calcarei che sovrastano il paese.
E proprio all’ombra di quei tacchi che nasce la leggenda da cui trae origine la sua famosa opera d’arte “Legarsi alla montagna”.
Questa storia viene chiamata “Sa Rutta de is’antigus”, cioè “La grotta degli antichi”.
Un’altra versione meno diffusa spiega l’origine di tal nome.
È la storia di una bambina che sorpresa da un temporale dopo aver portato da mangiare ai pastori si rifugiò insieme ad essi in una grotta. Mentre infuriava la tempesta comparve di fronte a loro un bellissimo nastro azzurro che veniva portato dal vento. I pastori naturalmente non si fecero domande e rimasero nella grotta mentre la bambina, unica capace di stupore, uscì ad osservare. All’improvviso dal monte cadde una frana e andrò ad ostruire irrimediabilmente proprio l’ingresso della grotta.
La bambina che era uscita per osservare quel nastro si salvò. Per Maria Lai il nastro azzurro era l’arte e l’insegnamento era semplice: la bellezza e l’arte, apparentemente così inutili, ci salvano la vita.