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Tribunale di Lanusei, condanna da 7mila euro per furto d’acqua e allaccio abusivo

 

Pena pecuniaria inflitta a un uomo che si era allacciato abusivamente alla rete idrica

Dal Tribunale di Lanusei arriva una nuova pesante condotta nei confronti di chi manomette fraudolentemente la rete idrica pubblica con l’obiettivo di avere acqua in maniera gratuita sulle spalle della collettività. Nei giorni scorsi l’ufficio del Giudice per le indagini preliminari ha depositato un decreto penale di condanna relativo a un caso di allaccio abusivo riscontrato sempre a Lanusei.

L’utenza era stata slacciata l’anno scorso perché risultavano ben 17 fatture non pagate tanto da aver accumulato un debito di circa 4mila euro dal 2011 in poi. Al posto dei sigilli però, durante un giro di verifica gli addetti del servizio ispettivo di Abbanoa avevano riscontrato la presenza di un manicotto abusivo che consentiva di alimentare la casa in maniera fraudolenta aggirando la parte sigillata. I tecnici del Gestore sono dotati di palmari elettronici con i quali possono controllare in tempo reale la regolarità degli allacci e i dati dei contatori. Verifiche specifiche vengono effettuate sulle utenze slacciate per morosità.

Immediatamente era stata presentata la denuncia ai carabinieri di Lanusei che, a seguito di un sopralluogo congiunto, avevano potuto constatare in flagranza il reato di furto aggravato. La Procura della Repubblica del Tribunale di Lanusei aveva quindi proposto la condanna. Nei giorni scorsi è stato depositato il decreto penale con la multa di 7mila euro: “pena pecuniaria in sostituzione della pena detentiva”.

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