Una complessa esercitazione combinata security, antincendio e antinquinamento, quella avvenuta stamattina al Porto di Arbatax. L’esercitazione ha visto impegnati, oltre ai militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Arbatax, le Forze dell’Ordine ed i Servizi portuali.
Lo scenario ipotizzato dall’Autorità Marittima è stato quello di una minaccia bomba, tramite telefonata anonima, da parte di esponenti dei gruppi terroristici di matrice arabo islamica, a cui è seguito il rinvenimento, da parte del personale di guardia presso il cantiere Saipem Intermare, di un IED Improvised Explosive Device.
La Polizia e i Carabinieri sono prontamente intervenuti a garantire un cordone di sicurezza intorno alla zona calda, in attesa dell’arrivo degli artificieri. Poco dopo l’ordigno, programmato con un timer, è esploso ferendo un operatore del cantiere e sviluppando un piccolo incendio con conseguente sversamento a mare di materiale inquinante. Sono quindi intervenuti per lo spegnimento i Vigili del Fuoco ed il rimorchiatore portuale con i suoi cannoncini antincendio mentre il battello disinquinante Castalia ha provveduto successivamente al recupero dei materiali inquinanti.
L’esercitazione ha visto coinvolte, nella massima sinergia, tutte le Forze dell’ordine, nonché i responsabili della security dell’impianto portuale, ed i servizi tecnico-nautici portuali.
(FOTO DI ALESSANDRA USELI)