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Villagrande, presto due giorni di storia e musica. Parla Mura, Presidente del Coro Ogliastra Amistade: «Solidarietà sempre»

Il Coro Ogliastra Amistade, in collaborazione con la Parrocchia di S. Gabriele Arcangelo, organizza a Villagrande due giorni di musica, storia e tradizione.

Si parte presso il Salone Parrocchiale il 7 dicembre, con il convegno di Storia antica sarda “Dai nuraghi agli Shardana”. Il relatore, Leonardo Melis, storico e ricercatore, ha dedicato quarant’anni della sua vita a quella che è stata la storia del Mediterraneo e divulga le sue ricerche sugli Shardana, i Popoli del Mare come suole chiamarli, in tutto il mondo.

Alle 18 e 30 è previsto l’inizio del convegno che finirà, approssimativamente, alle 20 e 45 con le Conclusioni.

Allieterà la serata il Coro Ogliastra Amistade.

L’8 dicembre si prosegue: nella Chiesa di San Gabriele Arcangelo, a partire dalle 18 e 30, avrà luogo il Concerto Polifonico “Amistade”.

Alcune delle personalità più in vista nel panorama musicale ogliastrino si esibiranno per completare questa due giorni villagrandese fatta di preziosa conoscenza e lieta serenità, in vista del Natale.

Parteciperanno il Coro Ogliastra Amistade, i cantanti Stefy Seoni e Natale Murru, il pianista Renato Muggiri, il violinista Alessandro Garosi, il Coro Mille e una nota, i cantanti Vincenzo e Remo e il Coro S. Gabriele. Chiuderà il Concerto il brano suggestivo “Deus ti salvet Maria”.

Al termine dell’evento ci sarà un rinfresco per i partecipanti. Durante la manifestazione, l’Associazione Volontariato Strisaili effettuerà una raccolta fondi per l’acquisto di un’ambulanza.

Un anno, il 2018, pieno per il Coro Ogliastra Amistade che – diretto dal maestro Tonino Arzu – ha partecipato a ben 30 manifestazioni in giro per l’Isola, mantenendosi sempre disponibile e solidale e organizzando di frequente raccolte fondi per i motivi più vari, calamità naturali, ricerche mediche, sostegno a comunità o a persone bisognose di assistenza.

«La solidarietà è la base del nostro statuto» dichiara il Presidente Antonio Mura «per cui ogni anno che passa il Coro si arricchisce di nuovi adepti che ne condividono lo spirito sociale e umanitario. Ovunque ci chiamino siamo disponibili, l’importante è la socializzazione e portare attraverso il canto a cuncordiu momenti di svago per la comunità».

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