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Il PD porta in Parlamento il caso delle avvocate identificate al comizio di Salvini. Marceddu: “Dovrebbero pensare a fare seria opposizione”

roberto marino marceddu

Marceddu sul caso delle due avvocate tortoliesi che giovedì sera hanno manifestato il proprio dissenso durante il comizio di Salvini a Tortolì e sono state identificate dalla Polizia.

“Se fosse vero quanto riportato dagli organi di informazione, per i quali due avvocate sarde, Marcella Lepori e Katia Cerulli, sono state identificate per aver intonato ‘Bella ciao’ ad un comizio di Matteo Salvini a Tortolì, saremmo davanti all’ennesimo atto di intimidazione verso il dissenso non degno di un Paese libero e democratico come l’Italia”. E’ questo il cuore dell’interrogazione a risposta orale rivolta al presidente del Consiglio Giuseppe Conte da alcuni parlamentari del Pd, colpiti da quanto successo giovedì sera a Tortolì, in occasione del comizio di Matteo Salvini, durante il quale le due avvocate menzionate nell’interrogazione, in compagnia di un piccolo gruppo di persone, sono state fermate da alcuni poliziotti in borghese e identificate dopo aver cantato a circa 50 metri dal palco dove si trovava il vicepremier la canzone ‘Bella Ciao’, manifestando così, in modo pacifico, il proprio dissenso nei confronti della presenza di Salvini a Tortolì.

Non e’ la prima volta – hanno fatto notare i parlamentari dem – che, da quando si e’ insediato questo governo, le forze dell’ordine provvedono ad identificare partecipanti a manifestazioni regolarmente autorizzate. Anche l’Anpi Sardegna ha denunciato quanto accaduto, in quanto assume il profilo di una inquietante schedatura dei manifestanti. Il presidente del Consiglio e’ a conoscenza di quanto e’ successo? Vogliamo sapere se esistono specifiche direttive impartite dal ministero dell’Interno. Se così fosse, sarebbe inaccettabile e lederebbe il diritto costituzionalmente garantito di manifestare dissenso”, concludono i deputati.

Pronta è arrivata la risposta, in una nota stampa, dell’ex sindaco di Gairo Roberto Marino Marceddu: «Anziché fare una sana opposizione e proporre alternative valide, il  PD non ha altro di meglio da fare che mandare i provocatori e le provocatrici alle assemblee e inaugurazioni organizzate dai Partiti antagonisti come la Lega e, poi, presentare sterili e inutili interrogazioni parlamentari – ha commentato Marceddu – Così facendo continuerà a calare a picco nei consensi. E non si venga  a parlare di libertà di opinione compressa e limitata dai controlli della Digos, perché questi controlli da sempre si fanno quando ci sono assembramenti di persone che assumono comportamenti sospetti e provocatori come nel caso di specie è, quindi, possono essere individuati come potenziali individui pericolosi per una figura politica e istituzionale già oggetto di minacce e intimidazioni».

 

 

 

 

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