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Dall’Ogliastra speranza e aiuto per il Venezuela

Il vescovo Antonello-Mura

Il Vescovo Antonello-Mura

 

 

Quest’anno, in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri, la decisione di una colletta straordinaria per il Venezuela nasce dall’esigenza di offrire un segno che va al di là del nostro territorio, aprendo a una visione universale delle necessità in cui vivono tanti nostri fratelli e sorelle.

Questa sensibilità è emersa anche dall’incontro del 17 settembre scorso, nell’Aula Magna del Seminario, con il cardinale Baltazar Enrique Porras Cardozo, arcivescovo di Merida e Amministratore Apostolico di Caracas e con mons. Luis Enrique Rojas Ruiz, vescovo ausiliare di Merida, che hanno parlato della situazione attuale del Venezuela e del suo popolo.

In Venezuela si muore di fame e di sete, di violenza e solitudine, si muore a causa di malattie comuni perché negli ospedali non è rimasto neppure il disinfettante. Manca tutto, manca il necessario per vivere una vita dignitosa e serena e per questo si scappa. Erano in migliaia, inizialmente a scappare, ora sono più di due milioni e mezzo quelli che varcano il confine e arrivano soprattutto in Colombia e Brasile. In parte anche in Italia, soprattutto in Abruzzo, da cui tanti italiani a inizio secolo erano partiti per l’America in cerca di fortuna. Si parla di quasi 100.000 italo-venezuelani in cammino verso l’Italia, verso la terra dei padri, delle madri, dei nonni.

Il Cardinale ha parlato del regime dittatoriale instaurato da Maduro sulla scia di una politica avviata da Chavez, il predecessore. Parla di libertà represse, minacce, violenze, costrizioni, morti, tutto nell’indifferenza e nell’oblio internazionale.

E noi qui cosa possiamo fare per sostenere questo popolo ferito e stanco? Il cardinale e il vescovo, all’unisono hanno chiesto di pregare per il Venezuela, perché il Signore illumini le menti dei governatori e sostenga le difficoltà dei venezuelani. È anche nella preghiera, infatti, che riscopriamo il valore dell’universalità della chiesa, insieme ad opere concrete per cui la Caritas diocesana, su iniziativa del vescovo e del direttore, vuole impegnarsi coinvolgendo tutte le comunità parrocchiali, richiamando l’impegno di tutti e di ciascuno.

Un altro motivo della raccolta straordinaria per il popolo venezuelano ci viene dalla presenza in diocesi di Alfredo Diaz, ordinato diacono il 20 ottobre scorso. Accogliendolo e aiutando il suo popolo riconosciamo anche il valore di questo sguardo universale, apprezzando il suo servizio come venezuelano in mezzo a noi.

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