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Mistero Buffo a Nuoro, il più noto fra gli spettacoli di Dario Fo, un successo clamoroso 

Mistero buffo, il più noto fra gli spettacoli di Dario Fo, è tornato in scena a Nuoro sotto l’egida dell’Isre a cinquant’anni dalla prima: e si è confermato più fresco e più vivo che mai. Due gli appuntamenti nel capoluogo barbaricino: il primo in un Teatro Eliseo completamente sold out, sabato 10 novembre alle ore 21,00. Il secondo lunedì mattina, nell’auditorium Giovanni Lilliu del Museo del Costume, alla presenza di un pubblico d’eccezione: gli studenti di Nuoro e provinciaTrecento ragazzi delle scuole: Liceo classico Asproni, Liceo umanistico Satta, Scuola media Deledda, Istituto comprensivo Monte Gurtei, tutti di Nuoro, e Scuola media di Dorgali.

Protagonista assoluto, Mario Pirovano in stato di grazia. L’attore, membro della Compagnia Teatrale Fo Rame dal 1983, ha recitato con trasporto i monologhi originari di Mistero Buffo, arricchendo la performance con alcuni dei pezzi che hanno reso lo spettacolo famoso in tutto il mondo. “Ho sentito il calore della gente come mai era successo” ha confidato Pirovano a fine spettacolo “ho capito fin da subito che il pubblico capiva, e godeva delle scene; per questo si è creato un feeling particolare, soprattutto con i ragazzi, che sono i maggiori beneficiari di questa granmde opera del duo Fo-Rame. Grazie di avermi fatto tornare in questi giorni in questa splendida Sardegna”.

Mistero Buffo è tornato in scena a quasi cinquant’anni da quella fatidica prima, quando Fo prsentò l’opera in una università Statale occupata, a Milano, in pieno Sessantotto. La forza di quest’opera – oltre allo straordinario linguaggio, reinventato attingendo ai dialetti padani – sta nell’ironia, nel sarcasmo, nel lazzo. Cifra di un congegno teatrale che, oggi come ieri, con il gusto di dissacrare tutti i padroni della terra, racconta la tacita, millenaria storia delle classi subalterne, che trovano nella risata il proprio riscatto.

Quattro gli atti messi in scena. Ironia, satira e burle sono stati ingredienti sapientemente amalgamati da Pirovano. Tutti i rocamboleschi monologhi hanno fatto ridere e pensare: più di tutti l’ultimo, Il primo miracolo di Gesù bambino, tratto dai Vangeli Apocrifi, metafora della sopraffazione, del potere e delle rivincita del Bene. Mistero Buffo si è confermato testo intramontabile: a distanza di cinquant’anni, paradossalmente, più attuale e contemporaneo che mai.

 

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