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La Dda riapre le indagini sui sequestri di Ruiu e Sechi, rapiti 25 anni fa

Sono trascorsi 25 anni dai sequestri di Paoletto Ruiu, farmacista, rapito a Orune nel ’93 e mai rientrato a casa e di Giuseppe Sechi (di Ossi) fatto sparire e ucciso nel 94, poi usato per avere soldi dai parenti del farmacista – l’orecchio di Sechi venne fatto recapitare alla famiglia Ruiu come prova di vita dell’ostaggio, in realtà già morto.

Dopo tanto tempo, la Direzione distrettuale Antimafia di Cagliari ha riaperto le indagini.

Non si conosce il motivo della riapertura delle indagini su quella che è stata una pagina nera della cronaca sarda, ma pare che la Procura voglia sentire alcune persone che all’epoca non avevano fornito elementi utili alle indagini, pur essendo informati su alcuni particolari del legame tra i due crimini.

Non sembrano esserci collegamenti, scrive Ansa, con il ritrovamento di ossa umane a Orgosolo. Il fascicolo, a quanto si apprende, sarebbe aperto contro ignoti. I carabinieri hanno avvisato le famiglie dei due uomini, famiglie che aspettano ancora la verità.

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