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Mario Puddu, M5S: “A quattro mesi dal voto la legge elettorale non si tocca”

«Con il pretesto della governabilità, a quattro mesi dal voto centrodestra e centrosinistra vogliono cambiare la legge elettorale ma solo per garantirsi a vicenda un posticino in Consiglio. Un vero e proprio inciucio, uno scandalo che il Movimento 5 Stelle contrasterà a tutti i livelli e con tutte le sue forze e contro il quale chiederemo la mobilitazione di tutti i sardi. Perché a quattro mesi dalle elezioni la legge elettorale non si cambia». Lo afferma Mario Puddu, candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione alle prossime elezioni di febbraio, in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.

«Il Consiglio regionale ha avuto a disposizione tutta le legislatura per cambiare la legge e lo ha anche fatto pochi mesi fa, introducendo la doppia preferenza di genere. Solo che ora centrosinistra e centrodestra si rendono conto che, per effetto di una legge che noi cambieremo quando saremo al governo della Regione, uno tra i candidati alla presidenza espressi dal centrodestra e dal centrosinistra resterà fuori dal Consiglio. Perché credete che ci stiano mettendo così tanto a scegliere il loro candidato?» continua Puddu, «Perché sanno bene che non gli possono garantire la poltrona! Ecco che dunque adesso c’è la necessità di cambiare la legge per consentire anche al terzo candidato più votato alla presidenza di entrare il Consiglio».

Per Puddu «il pretesto è quello di affermare che con questa legge ci sarebbe il rischio ingovernabilità: la verità è che siamo davanti all’estremo tentativo della casta politica di perpetuare se stessa a danno di sardi. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze ad una modifica in extremis della legge elettorale. Impediremo questo ennesimo inciucio tra centrodestra e centrosinistra. Ormai il tempo per cambiare le regole è scaduto: ci penserà il Movimento 5 Stelle, quando sarà al governo della Regione, a dare ai sardi una nuova legge elettorale. Ma ora si vada al voto con questa. Il tempo delle truffe ai danni dei sardi è terminato».

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