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Connessione Internet salva nell’isola. Riparato il cavo tranciato lo scorso 17 agosto

Nessun pericolo di connessione, in Sardegna. Il cavo di collegamento Olbia Civitavecchia, tranciato con un’attività di pesca a strascico lo scorso 17 agosto, è stato ripristinato.

“È stata fatta intervenire la nave cantiere Meucci che ieri ha concluso le operazioni giuntando nuovamente tutte le fibre. Da ieri sera abbiamo di nuovo la ridondanza (cioè la doppia connessione, per back-up,  Sardegna – Continente)” si legge in una nota del Consorzio Janna che si occupa del collegamento telematico, attraverso cavi sottomarini di fibre ottiche, tra Sardegna e Penisola.

Funziona anche regolarmente quello che porta da Mazara del Vallo a Cagliari.

“Permane purtroppo una situazione di costi di riparazione altissimi a seguito delle frequenti tranciature i cui responsabili rimangono sempre ignoti” dichiarano dal Consorzio Janna.

“Dal 2005 ad oggi, infatti, sono ben quattordici i casi di cavi tranciati. Dodici casi si sono verificati nel tratto Cagliari – Mazara del Vallo, e due nel tratto Olbia – Civitavecchia. Tutti (salvo uno) sono avvenuti a poche miglia dalla costa di Cagliari, alcuni addirittura molto vicini alle zone di approdo. I danneggiamenti comportano non soltanto complesse riparazioni in mare (in condizioni ottimali servono in media 2 settimane di lavoro con navi e personale specializzato), ma soprattutto costi che, dal 2005 al 2017 compreso, hanno superato i 2,5 milioni di euro”.

Quali sono le cause di questi incidenti? Per la maggior parte sono ascrivibili alle attività di pesca e, in misura minore, ad attività di ancoraggio in aree vietate. I cavi sono peraltro debitamente segnalati sulle mappe nautiche con il relativo divieto sia di pesca che di ancoraggio – spiegano.

Per nessuno degli incidenti è stato possibile risalire ai responsabili. Il rischio, quindi, è sempre vicino.

Gravi le ripercussioni sull’economia sarda.

 

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